Ho vinto il Premio Giornalistico del Roero 2025!

Ammettiamolo: se si pensa ad un paesaggio da associare all’acqua, difficilmente viene alla mente un panorama fatto di colline, tra vigneti, boschi, campanili e castelli. E’ con questa riflessione che ho iniziato il mio viaggio nel raccontare il Roero nell’articolo che mi ha fatto vincere il Premio Giornalistico del Roero 2025 nella sezione delle testate locali.
Mi sento profeta in patria ed è davvero una bellissima sensazione: anche se da oltre vent’anni sono di stanza ad Asti, io sono Roerina – non DOC perché ho pure sangue langarolo nelle vene – ma cresciuta tra Bra e Govone, attraversando ogni fine settimana, in macchina o di corsa, il bellissimo territorio collinare sulla sponda sinistra del Tanaro.

premio giornalistico del roero

Cinque luoghi da scoprire nel Roero nel segno dell’acqua: un focus che non ti aspetti, in una terra in cui si parla tanto di vino. Eppure, senza acqua non ci sarebbe tutta questa bellezza e tutta questa bontà che il Roero ci regala. Partendo dall’iniziativa di recupero artistico della Fontana di Vezza d’Alba, nel mio articolo invito a visitare boschi, colline e vigneti seguendo i riferimenti dell’acqua, fondamentale nello sviluppo delle comunità locali. Ogni tappa del mio viaggio racconta storie che partono dal Pliocene, fino ai giorni nostri, alla condivisione social
Dunque, a Vezza, la Fontana di Madonna degli Airali, ci racconta come questo luogo fosse strategico in passato per la sopravvivenza e di come la carenza d’acqua e la siccità fossero situazioni a cui anche in tempi lontani la gente doveva fare periodicamente i conti. Ci spostiamo di poco, per scoprire con una breve camminata nei boschi tra Vezza e Monteu, la Sorgente Baritela, fonte molto particolare perché l’acqua sgorga con molteplici zampilli dalle pareti della collina, a ricordarci che qui una volta c’era il mare: anche questa eredità ha contribuito a fare del Roero quello che è oggi. Usciamo dal bosco per spostarci di pochi chilometri, direzione Castellinaldo, all’ombra di Share, vecchia Torre dell’Acqua recuperata artisticamente sotto il segno della condivisione social. Siamo immersi tra i vigneti e in cima ad una collina in cui lo sguardo viene catturato dalla bellezza dei paesaggi vitivinicoli e da un castello che svetta in lontananza. Si tratta del borgo di Cisterna d’Asti, altro luogo che evoca l’acqua. Ma invece che salire io sono scesa ai piedi di Cisterna, per scoprire e raccontare la fresca fontana di Valmellana. E, infine, non poteva mancare un riferimento al mio paese, a Govone. L’acqua qui si collega alla storia dei Savoia, a Re Carlo Felice che, per non bagnarsi i piedi, fece costruire il Ponte del Re. Non vi racconto oltre, vi invito a scoprire tutti i dettagli nell’articolo vincitore del Premio Giornalistico del Roero! -> Cinque luoghi da scoprire nel Roero nel segno dell’acqua – ATNews.it

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