Bricco Lù, la storia del castello e i miracoli della torre e della pastorella

Rieccomi con i racconti su Bricco Lù!
Eravamo rimasti alla storia d’amore tra Cocco e Gentucca, ai Celti e i loro fuochi sacri, ma questo luogo racconta anche storie di miracoli.
Una volta qui sorgeva un castello, si dice con due torri, un maniero che fungeva da ricovero delle truppe mercenarie nelle guerre tra Francesi e Spagnoli.
La torre del Castello di Agliano, distrutto dagli Spagnoli
Nel 1637 gli Spagnoli, dopo aver distrutto il castello di Agliano, assediarono il Castello di Bricco Lù, che a quei tempi pare fosse chiamato Leuco. Non riuscendo ad espugnarlo, lo fecero saltare in aria con barilotti pieni di esplosivo.
Bricco Lù
C’è un quadro del Gonin, a Palazzo Reale a Torino, che rappresenta proprio questo momento, con lo scoppio della torre. È qui si compì il miracolo: due soldati, due fratelli originari di Agliano, incredibilmente si salvarono e, seppur feriti, uscirono vivi dalle macerie.
Per ringraziare la Madonna, a cui avevano fatto voto di ergere un pilone se fossero sopravvissuti, i due fratelli eressero un cippo dove adesso sorge il Santuario della Madonna delle Grazie.
Nei pressi di questo cippo, successivamente, avvenne anche un altro miracolo, quello della pastorella sordo muta che proprio li ritrova la parola e l’udito.
Le informazioni storiche su questi luoghi non sono facili da trovare e tutto questo me lo ha raccontato il mio amico Filippo Romagnolo, di cui vi ho parlato nel precedente pezzo su questo luogo. Il passato di Costigliole d’Asti è stato raccolto con documenti sparsi dei primi nel Novecento da Don Paolo Prunotto.
Romagnolo mi ha spiegato anche la genesi e il significato del bricco che si staglia così austero. Dove sorge la panchina, a fianco, c’è una collina con dodici cipressi.
Vista da Bricco Lù a Costigliole d'Asti
Vista autunnale da Bricco Lù a Costigliole d’Asti
Al di sotto si trovano ancora resti di mura e le case a semicerchio che si appoggiano alla cima del bricco una volta formavamo il borgo con il castello. Il cucuzzolo del Bricco Lù è stato creato dai contadini che hanno coperto i resti del castello portando carriole e carriole di terra ed hanno poi piantato i dodici cipressi che simboleggiano le dodici tribù di Israele, anche se il poeta dialettale Dino Pettiti in una sua opera le canta come le dodici frazioni di Costigliole, sempre in lotta fra di loro.
Bricco Lù
Vista estiva dal cucuzzolo di Bricco Lù
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