Oggi vi parlo della Botte dei Ceppi Animati. Nei giorni scorsi vi ho portato negli splendidi locali che ospitano il Museo dei Fossili di Asti, nei sotterranei del Palazzo del Michelerio, un elegante complesso storico in centro che trovo personalmente affascinante.
Sotto i portici del chiostro interno, è dall’autunno scorso che è stata installata un’opera d’arte molto speciale, chiamata, appunto, “La Botte dei Ceppi Animati”, realizzata dall’artista di Agliano Terme Ezio Ferraris, esponente di spicco dell’associazione Art & Wine Club di Barolo. A suo tempo avevo scritto un breve pezzo su ATnews parlando dell’opera, che potete consultare cliccando -> QUI. L’avevo già vista, in occasione degli eventi legati alla Douja d’Or, ma ci sono tornata per ammirarla in solitaria e nelle mie amate vesti di Giornarunner.
La Botte dei Ceppi Animati racconta le radici del nostro territorio: è una grande botte arricchita da ceppi di vite centenari e colori che richiamano il mondo della tradizione vitivinicola che caratterizza l’Astigiano. Per la sua realizzazione sono stati utilizzati elementi come zolfo, poltiglia bordolese, cristalli di solfato di rame, tralci, viticci, foglie di vite che diventano farfalle e molto altro ancora.
Scusate il mio viso quasi sofferente, ma nello scattare questa foto il sole era talmente forte che non resistevo! Però quanto valorizza i colori della botte?
Mi affascina come le tradizioni locali possano declinarsi in variegate forme di bellezza. Non trovate?
Se volete ammirarla, la vedrete subito, di fronte a voi, dall’altra parte del cortile, salendo le scale per accedere al Palazzo del Michelerio, in corso Alfieri 381, ad Asti.
Aggiornamento: la Botte dei Ceppi Animati ha traslocato a Nizza Monferrato, la potrete ammirare nel Foro Boario Pio Corsi, dove ha trovato una nuova casa!
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“Comunicare la Bellezza III: Giornarunner” è un progetto dell’Associazione L’Astigiano 3.0, in collaborazione con l’Associazione Lo Sport è Vita, per la promozione del territorio e di un modo di vivere salutare e sostenibile.
Il progetto gode del Patrocinio dell’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero e dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato
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