Dalla Marcia Cauda alla Bagna Cauda è un attimo

Aaah, la Bagna Cauda… se penso che fino a pochi anni fa non la mangiavo perché non mi piacevano le acciughe non riesco a crederci neppure io! Come cambiano i gusti…
E così, dalla corsa alla tavola è un attimo! Se poi la bagna cauda è quella preparata dalla Cantina di Vinchio e Vaglio Serra, il gusto straordinario è assicurato! Il bavAGLIOlone è identico a quello con cui mi avete vista correre (-> Con la Marcia Cauda ad Asti la tradizione va di corsa ) ma oggi svolge esattamente il suo compito e non si trasforma in pettorale sui generis come domenica scorsa!
Bagna Cauda a Vinchio
Mangiare la bagna cauda è una vera e propria esperienza sensoriale, è un rito. Prima di tutto, è consuetudine mangiarla quando si sa che il giorno dopo non si avranno contatti sociali! Noi piemontesi, con questo piatto, siamo stati i precursori del distanziamento sociale, perché quando si mangia la bagna cauda come Dio comanda, quella con l’aglio, per qualche giorno dove si passa si lascia la scia! Quindi, sarebbe un piatto da venerdì sera con successivo week end di clausura per un ritorno alla vita sociale il lunedì.
Bagna Cauda a Vinchio
La bagna cauda è composta da aglio, olio e acciughe, tre ingredienti semplici che diventano “una cannonata” come diceva mia nonna Ginia quando una cosa era buonissima. (Per la ricetta “ufficiale” vi rimando al sito del Bagna Cauda Day -> QUI). E’ abbinata ad ogni sorta di verdure crude e cotte, che si sposano perfettamente con il suo gusto.
Personalmente, l’abbinamento che preferisco di più è con il Cardo Gobbo, tipico di Nizza Monferrato e limitatissimi dintorni (Incisa Scapaccino e Castelnuovo Belbo), un cardo dolcissimo, presidio Slow Food, che nasce nei terreni sabbiosi che caratterizzano queste zone. Sono croccanti e dolci. Divini.
Bagna Cauda a Vinchio

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