Con la Marcia Cauda ad Asti la tradizione va di corsa

Pronti per la quarta dose o per una bella corsa? Agghindati con il bavAGLIOlone, potremmo anche dare adito a qualche dubbio sulla nostra stabilità mentale. E invece è qui che vi sbagliate se avete pensato male: ad Asti si corre la Marcia Cauda, evento collaterale del Bagna Cauda Day, una grande iniziativa dell’Associazione Astigiani che ha esportato la festa della bagna cauda nel mondo.
Marcia Cauda Asti
Di corsa, con il bavAGLIOlone
E noi con il bavAGLIOlone ci corriamo, va bene? Bisogna rigorosamente indossarlo come “pettorale” perché questo è il bavagliolo ufficiale di cui vengono dotati i “bagnacaudisti”: chi arriva che la bagna cauda l’ha già mangiata in uno dei ristoranti aderenti, deve portarsi il bavagliolo da casa, chi invece ancora non lo ha fatto, lo riceve all’iscrizione, ovviamente insieme ad una bottiglia di ottimo vino locale. Ma dove la trovate una corsa così?
Marcia Cauda
Alla Marcia Cauda con il mitico Sarino!
Orgoglio ulteriore, è che è la mia società ad organizzarla e ci tengo a ringraziare la SS Vittorio Alfieri Asti per aver voluto prendersi l’impegno questa mattina di mettere su la Marcia Cauda nonostante il periodo che certamente non invoglia. W la Vittorio Alfieri!
Marcia Cauda
Con Michele Anselmo, vicepresidente dell’Alfieri, presidente FIDAL Asti e regista della Marcia Cauda
Sono felice di aver partecipato. Sono tornata a correre la Marcia Cauda nell’edizione numero cinque, a distanza di quattro anni dalla mia ultima partecipazione. Ci sono legata a questo evento e sono contenta di essere ritornata a correrla!
Nel 2016, nell’edizione zero, tagliai il traguardo in prima posizione femminile. Non è una corsa competitiva, ma se siete runner sapete benissimo che non è un’etichetta su una corsa che ci frena. Partecipare ad una non competitiva serve per fare un allenamento di qualità… e se permette di arrivare primi siamo sempre soddisfatti. Inutile negarlo!
Marcia Cauda
Con alcuni miei compagni di squadra della Vittorio Alfieri Asti
Vinsi anche la seconda edizione, nel 2017, e poi la sfortuna iniziò ad accanirsi contro di me: una contrattura mi impedì di correrla nel 2018, un gomito fratturato nel 2019, il covid nel 2020 la cancellò.
Ma oggi è tornata e ci sono tornata anche io. Per me, l’ennesimo nuovo inizio. Ho corso i quasi 8 km sterrati a 4’50″/km. Non ho base, non ho allenamenti specifici. Ho pochissimi chilometri nelle gambe dopo la ripresa dallo strappo al piede dello scorso maggio. Non voglio trovare scuse, ma è il mio punto di partenza e mi sono sentita bene. Avevo cinque donne davanti (eh, non ce la faccio a non guardarle) ed ho corso molto serena, con piacevoli sensazioni, concentrata sulle mie possibilità.
Marcia Cauda
Concentrata, in corsa (Foto di Christian Dal Col)
Oggi invece che posti belli ho scelto di farmi scattare foto insieme a belle persone. I miei amici podisti che non vedevo da una vita. E ho scelto di raccontarvi un evento molto speciale, unico nel suo genere, che si lega ad una tradizione gastronomica così tipica e radicata nel territorio di cui vi racconto costantemente.
Marcia Cauda
Cotta… come la Bagna Cauda! Con i miei fotografi personali sullo sfondo 😍 (Foto di Christian Dal Col)
La bagna cauda l’abbiamo già incontrata alcune volte nei miei racconti, e oggi ve la propongo sotto il punto di vista degli organizzatori del Bagna Cauda Day: noi grazie alla bagna cauda siamo già alla quarta dose!!! La distanza di sicurezza è garantita se si mangia la bagna cauda!
Marcia Cauda
Ho scritto questo pezzo subito dopo aver pubblicato su SportAsti il breve resoconto dell’evento. E’ bello raccontare lo stesso evento sotto due punti di vista, quello della giornalista, nei limiti della cronaca sportiva, e quello della runner, a ruota libera. Mica per niente mi chiamo Giornarunner!😉

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