I sentieri di Celle Enomondo tra boschi, campi, animali e cappelle

In questo post vi parlo dei sentieri di Celle Enomondo. Non c’è niente da fare. Ogni luogo che scopro correndo ha un suo fascino speciale che mi conquista. Ma quello che più mi fa riflettere è che questo fascino lo scopro non solo in luoghi in cui non ero mai andata prima e che sto visitando ora sviluppando i miei speciali da Giornarunner, ma anche in posti a me molto familiari. Quante volte sono passata sulle strade di Celle Enomondo e dei paesi vicini, ma mai prima del Covid mi era resa conto del patrimonio di sentieri, di boschi, di storia e di cultura, oltre che di natura, di questa zona.

Sentieri a Celle Enomondo

Lo sto scoprendo adesso, grazie alla lungimiranza dei Sindaci dei Comuni che compongono l’Unione Comuni Terre di Vini e di Tartufi, (San Damiano d’Asti, Celle Enomondo, Revigliasco e Tigliole), che hanno accolto con grande entusiasmo la possibilità di fare conoscere tutta la bellezza dei loro Comuni attraverso le mie parole, le mie corse, i miei video, le mie foto e le mie emozioni. Si tratta di un territorio che va scoperto camminando, o correndo, oppure andando in bici. E’ davvero il miglior modo per fare delle scoperte che non ti aspetti.

Vista sulla campagna a Celle Enomondo

A me sta succedendo questo a Celle Enomondo. Lasciata la strada principale, si possono scoprire sentieri tra i campi con un panorama mozzafiato (e nei giorni limpidi con vista sulle Alpi marittime con il Monviso che svetta) e boschi abitati da tassi (si possono incontrare numerose tane e cunicoli), caprioli, poiane, volpi e cinghiali.

Tana di tassi nei boschi di Celle Enomondo

E poi tra i boschi spuntano fuori… delle cappelle votive! Ho scoperto che a Celle, che è un paese piccolino, con una superfice di soli 5 km quadrati, ce ne sono ben 17, tutte restaurate e tenute bene! E in arrivo c’è anche un percorso da fare a piedi o in bici che le unirà tutte! Ma di questo ve ne parlerò più avanti!

Celle Enomondo cappella di San Grato

 

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Un post condiviso da Claudia Solaro (@giornarunner)

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