Nel mio viaggio tra colline, panchine, castelli e vigneti, ho fatto tappa, a ridosso del Natale, nell’Alta Langa Monregalese, a Cigliè, un piccolo Comune tra Mondovì e Ceva con un castello medievale che svetta e si vede da lontano.
Ero di passaggio sulla fondovalle Tanaro e mi è venuta voglia di sgranchirmi le gambe e gli occhi con una sosta in un posto bello. Mi è venuta l’idea di andare sul sito della Big Bech Community Project e cercare la panchina gigante più vicina a me. Ormai è chiaro che là dove c’è una Big Bench, la bellezza del paesaggio è garantita!
E allora eccomi raggiungere la Panchina Gigante Vinaccia, la numero 43, che si incontra dopo aver lasciato la strada provinciale 12 che costeggia il Tanaro dopo Bastia, seguendo le indicazioni verso Cigliè. Numerosi i tornanti che portano al prato dove sorge la panchina, con una vegetazione che cambia di chilometro in chilometro.
“Guardiamo all’orizzonte
questo spettacolo della natura
sogniamo un futuro sereno
con le nostre famiglie e i nostri amici
ma viviamo intensamente
ogni giorno come se fosse l’ultimo,
la vita è imprevedibile…” .
Tristi ma intense e veritiere sono le parole incise sulla targa affissa sulla panchina, nel ricordo di Giuseppe Marengo, detto Beppino, per molti anni sindaco di Cigliè, improvvisamente scomparso in un incidente d’auto nel 2017 e in sua memoria è stata installata questa panchina.
Una panchina da cui si può ammirare davvero un panorama mozzafiato: all’orizzonte si stagliano davanti a me le luci di un tramonto dicembrino un po’ fosco ma nonostante ciò con vista sulle Alpi marittime.
Siamo in periodo di festività e sotto la panchina è stato allestito in una damigiana un piccolo presepe. Per salire sulla panchina, ci sono delle botti di legno a fungere da scala. A pochi passi, iniziano dei filari. La Panchina è color “Vinaccia”. Tutto qui parla di vino e del rapporto viscerale delle terre di questo meraviglioso angolo del Piemonte con lui.
Ed io posso ripartire, dopo aver fatto il pieno di bellezza e di ulteriore consapevolezza. Ancora una volta, le cose che vedo raccontano storie di vita, di passione e anche di dolore. Tutto quello che abbiamo intorno ci racconta di persone che non abbiamo mai incontrato personalmente nel nostro viaggio ma che ci hanno lasciato qualcosa. E’ per questo che amo non fermarmi a quello che vedono gli occhi.
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“Comunicare la Bellezza III: Giornarunner” è un progetto dell’Associazione L’Astigiano 3.0, in collaborazione con l’Associazione Lo Sport è Vita, per la promozione del territorio e di un modo di vivere salutare e sostenibile.
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