Scoprendo i gusti della Blonde d’Aquitaine

Oggi vi parlo della Blonde d’Aquitaine. Chi mi conosce sa che mi piace raccontare le attività outdoor tra Langhe, Monferrato e Roero ma adoro altrettanto scrivere e condividere i gusti del mio territorio e il mio lavoro offre spesso occasioni per esperienze sensoriali speciali.

Nell’ambito degli eventi collaterali de “Il Magico Paese di Natale”, ho avuto modo di conoscere la Blonde d’Aquitaine grazie ad un progetto specifico di Asprocarne Piemonte e di degustarla a tavola presso il ristorante “Il Centro” di Priocca in occasione di una giornata dedicata alla conoscenza di una razza francese il cui allevamento è particolarmente diffuso in Piemonte.
I vitelli trascorrono il loro primo anno di vita in montagna, negli ampi pascoli dei Pirenei: uno spettacolo la location in cui nascono e crescono, per poi trasferirsi nelle stalle piemontesi per la seconda fase di allevamento.  Ne ho scritto giornalisticamente su ATnews (QUI) ma qui ne voglio fissare la parte di emozioni che l’esperienza mi ha dato.

Grazie all’evento organizzato per i giornalisti ho potuto degustare la carne della Blonde d’Aquitaine soffermandomi su alcune caratteristiche organolettiche (colore, odore, tenerezza, succosità, aspetto edonico) e “giocare” a fare l’assaggiatore guidata dagli esperti di “De Gustibus Carnis”, istituto italiano assaggiatori di carne, nell’ambito di un pranzo in uno dei ristoranti più prestigiosi della zona, dove tantissimi anni fa anche mia nonna andava ad aiutare a cucinare il mitico fritto misto alla piemontese.
Una selezione del Fritto Misto alla Piemontese
Una selezione del Fritto Misto alla Piemontese
Io sono legata a Priocca e la frequentavo perché la numerosa famiglia di mia nonna paterna abita qui. Da piccola trascorrevo molto tempo a casa di mia bisnonna a giocare con cugine e cugini. Tante le feste di compleanno per la bisnonna Ieta, che ci ha lasciato quando stava per compiere 100 anni. Me la sono potuta godere perché se n’è andata che avevo vent’anni!
Tornare a Priocca mi ha fatto riaffiorare tantissimi dolci ricordi. Ma questo pranzo mi ha anche permesso di gustare non solo piatti, direi opere d’arte gastronomiche, accompagnate dai vini del mio paese, dei “Produttori di Govone”.

Vino a pranzo

E quindi, ecco una carrellata di quanto gustato, con un’attenzione particolare. Io sono intollerante al lattosio e al ristorante “Il Centro” hanno effettuato un servizio specifico per chi ha intolleranze, con grandissima attenzione e piatti alternativi per un’esperienza di gusto memorabile ma in piena sicurezza per la salute. Non mi era mai capitato e ne sono stata particolarmente colpita.
Guardate se non è un’opera d’arte questa “Millefoglie di coscia di vitello con lardo patanegra e crema alla nocciola”.

"Millefoglie di coscia di vitello con lardo patanegra e crema alla nocciola".

antipasto il centro
L’antipasto
Gli Agnolotti al Plin,
Gli Agnolotti al Plin, immancabili!
Frutta sciroppata
Frutta sciroppata mista, divina!
Come si fa a non amare un territorio che esprime tutta questa bellezza, a 360 gradi, dai paesaggi alla tavola?!?

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“Comunicare la Bellezza III: Giornarunner” è un progetto dell’Associazione L’Astigiano 3.0, in collaborazione con l’Associazione Lo Sport è Vita, per la promozione del territorio e di un modo di vivere salutare e sostenibile.
Il progetto gode del Patrocinio dell’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero e dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato

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