Borgata San Luigi è una delle frazioni di San Damiano d’Asti che più è conosciuta dai runner della zona, magari anche inconsapevolmente. Questo perché, storicamente, le corse podistiche sandamianesi transitano tutte da qui. Dopo la partenza, veloce, prima in discesa e poi in pianura, dal centro di San Damiano, è tradizione affrontare la salita che porta alla chiesetta di San Luigi, sulla piazzetta dell’omonima borgata, una cappella edificata tra il 1744 e il 1755.
Dal sagrato della chiesa è possibile godere di uno splendido panorama anche se di solito, in gara, non lo si riesce ad ammirare. Ma se la si prende con calma, cambia tutto, e lo scenario che si apre davanti a voi è molto bello. Nelle giornate terse si vedono le montagne, dal Monviso fino al Monte Rosa, guardandosi intorno a 360 gradi.
Mi capita sovente di passare da qui nei miei allenamenti e mi gusto sempre ogni centimetro della strada a salire, verso la cappella, e poi quella che segue il dolce crinale della collina, in direzione Govone.
La cappella di San Luigi, con il suo giallo intenso, si vede da lontano. Quando si affronta la salita la si vede lassù, in alto, e la mente la pone come traguardo parziale per gestire la fatica. Di qui passa la corsa di giugno, la StraSanDamiano Alpina, e quella di settembre, la Corrincollina (che ho avuto l’onore di vincere come prima donna assoluta entrambe e diverse volte). Quello che “frega” il podista che sale su di qua la prima volta è che pensa, una volta raggiunta la chiesetta, di aver terminato la salita. E invece no. Girando a destra, proseguendo per la strada sul crinale verso i frutteti e i vigneti si sale ancora un po’, ma poi finalmente arriva il momento di rifiatare.
Mi raccomando, quando passate di qui un poco ansimando, fate un bel respiro e alzate lo sguardo: per quello che potrete ammirare varrà la pena aver fatto fatica!