Oggi, 1° ottobre, inizia la stagione della cerca del tartufo in Piemonte, con un leggero ritardo rispetto alla tradizionale data di fine settembre. Al nastro di partenza sono anche le numerose fiere del tartufo del Piemonte. Lo slittamento dell’avvio della stagione del tartufo non è casuale: è una scelta consapevole per proteggere il tartufo bianco, uno dei simboli più preziosi del nostro territorio, dai cambiamenti climatici. Come ha spiegato l’assessore regionale alla Biodiversità e alla Tartuficoltura, Marco Gallo, le piogge di quest’anno sono state più abbondanti, ma nelle stagioni precedenti la siccità ha ridotto la produzione. Posticipare la raccolta permette di preservare i tartufi immaturi e di garantire una produzione sostenibile anche negli anni a venire.
Il tartufo non è solo un’eccellenza gastronomica: attorno a questo piccolo fungo sotterraneo ruotano una tradizione secolare e un’economia fiorente. Le fiere del tartufo in Piemonte, come la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba, rappresentano un motore economico incredibile, con un fatturato di 250 milioni di euro tra ottobre e novembre. Le colline del Cuneese, Astigiano e Alessandrino sono le culle di questo tesoro della terra, dove eventi e manifestazioni dedicati al tartufo non si limitano ad Alba, ma si estendono a numerosi borghi, creando un circuito ricco di appuntamenti da non perdere.
Una delle novità più interessanti di quest’anno è il Circuito delle Fiere del Tartufo Bianco del Monferrato, un’iniziativa che unisce cinque comuni del Monferrato – Montiglio, Moncalvo, Montechiaro, San Damiano e Murisengo, di cui vi ho raccontato qui -> Nasce il Circuito delle Fiere nazionali del tartufo bianco del Monferrato. Questo circuito non solo celebra la cerca del tartufo, ma diventa un punto d’incontro tra gastronomia, cultura e territorio, con stand espositivi, attività didattiche e tanto altro, valorizzando ancora di più le fiere del tartufo in Piemonte. Oltre al nuovo circuito, da non dimenticare anche la Fiera del Tartufo di Mombercelli, che si svolgerà il 19 e 20 ottobre, e la Fiera del Rapulè a Calosso, dal 18 al 20 ottobre, dove il tartufo sarà protagonista di numerosi piatti.
Un’altra novità di quest’anno è l’Espresso Langhe-Monferrato, un treno turistico che porterà i gourmet da Roma fino ad Alba, con fermate ad Asti e Nizza Monferrato. Questo viaggio, tra paesaggi mozzafiato e soste in città storiche, offrirà ai visitatori la possibilità di vivere un’esperienza unica, esplorando le radici della tradizione enogastronomica piemontese, non solo attraverso il tartufo, ma anche grazie ai grandi vini della regione.
Proteggere e valorizzare il tartufo è una priorità per il Piemonte, che sta investendo più di 700.000 euro per progetti di salvaguardia e sviluppo delle tartufaie. Questo impegno include l’introduzione di piante tartufigene, la creazione di tartufaie didattiche e l’organizzazione di eventi capaci di destagionalizzare l’offerta, come la prima Fiera nazionale estiva del tartufo nero, prevista per il prossimo anno a Murisengo.
Il tartufo è molto più di un semplice ingrediente: è il cuore pulsante di un territorio ricco di storia, tradizioni e innovazioni. Per chi, come me, ama correre tra le tartufaie, ogni passo è un viaggio alla scoperta di sapori autentici. Le fiere del tartufo in Piemonte rappresentano l’occasione per immergersi in questa tradizione, ricordandoci quanto sia importante rispettare e proteggere la nostra terra, per garantire un futuro sostenibile e pieno di gusto.
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