Nasce un nuovo circuito di eventi per la valorizzazione del basso Monferrato nel segno del tartufo bianco. E’ stato infatti presentato in Regione, il nuovo “Circuito delle Fiere nazionali del tartufo bianco del Monferrato” che unisce cinque comuni – tutti sede di fiere nazionali del tartufo – che, sotto l’egida del Gal Basso Monferrato Astigiano e con il patrocinio e il sostegno della Regione Piemonte, si sono messe in rete per offrire a turisti e buongustai due mesi di appuntamenti dove l’enogastronomia si mescola con l’arte, la musica e la cultura.
I cinque Comuni sono Montiglio Monferrato, Moncalvo, Montechiaro d’Asti e San Damiano d’Asti, tutti e quattro in provincia di Asti, e Murisengo, in provincia di Alessandria. E fino a qui, ecco prevalere la mia parte da giornalista nel parlarvi di questa nuova iniziativa di valorizzazione di un bellissimo territorio. Ma volete che non subentri il mio lato runner nel raccontarvi di queste esperienze che si possono fare dalle mie parti? Attingendo al comunicato stampa della Regione Piemonte vi illustro brevemente le fiere, anche con i commenti dei sindaci coinvolti, ma per ognuna vi aggiungo una curiosità in stile Giornarunner®.
Vi inserisco anche diverse foto delle fiere del tartufo dell’archivio del giornale di cui sono editore, ATnews.it , e di tante cose che si possono trovare. Perché le fiere del tartufo sono momenti in cui si celebra la tradizione locale a 360 gradi, con prodotti di vario tipo a fare da corollario al re, il tartufo bianco. Sono modi per scoprire paesi suggestivi, la loro arte, la loro storia e le tradizioni di un’intera terra.
Il Circuito delle Fiere nazionali del tartufo bianco del Monferrato
Il “Circuito del Monferrato” parte da Montiglio, il paese dei castelli, delle pievi e delle meridiane, con un doppio appuntamento: le domeniche 6 e 13 ottobre. E per l’occasione organizza “Le littorine del Tartufo”: da Torino, Santhià, Biella, Asti, Chivasso e Cavagnolo sarà possibile raggiungere il paese a bordo degli storici autobus su rotaia. «Il progetto LocoMonferrato rappresenta all’interno della storica fiera un sicuro valore aggiunto in termini di appeal, motivazione di visita e sostenibilità» dice il sindaco Dimitri Tasso. Domenica 6 ci sarà anche la “Podistica del Tartufo”, corsa podistica a cui ho partecipato a sette edizioni vincendo le prime due, nel 2007 e nel 2008, e arrivando ben quattro volte sul podio (due volte seconda e due volte terza). Nelle prime edizioni si passava proprio in mezzo alle tartufaie, poi il percorso ha cambiato direzione.
Seconda tappa a Moncalvo che festeggia le settanta edizioni della Fiera – anche se documenti del Comune fanno risalire le prime compravendite di tartufi a tre secoli e mezzo fa – aggiungendo un giorno al programma delle due domeniche di fine ottobre (20 e 27): il 26 ottobre, subito ribattezzato “il sabato del villaggio”. «Un regalo quello di allungare di un giorno l’evento che ci siamo fatti per festeggiare l’importante traguardo che ci qualifica come fiera più longeva del territorio – dice il sindaco Diego Musumeci-. Ci auguriamo sia condiviso da tutti gli appassionati di tartufi». A Moncalvo ho corso nel 2013, partecipando alla StraMoncalvo, dove vinsi la corsa di 6 km, che si sviluppava in un bellissimo percorso tortuoso ed impegnativo nel centro storico. Ho trovato online un articolo che parla di quella vittoria, su Il Monferrato ( ho attinto da li la foto, per leggere l’articolo clicca QUI).
La prima domenica di novembre il “Circuito” approda a Montechiaro d’Asti con l’evento concentrato in un’unica giornata secondo un mix che mette insieme corteo storico e sketch comici, musica e altro ancora in una formula rinnovata spiega il sindaco Maurizio Marcanzin, che sottolinea come «vincente la definizione di un circuito che inglobi e metta in rete le cinque fiere del tartufo, per un’offerta che copre tutta la stagione del bianco, da ottobre a gennaio». E pensate non abbia corso a Montechiaro? Ho partecipato due volte alla “Stratartufo”, corsa che passava proprio sui sentieri dove nasce il tartufo, nei lontani 2005 e 2006, anno in cui vinsi, anche in questo caso, la classifica femminile.
Quarta tappa – sempre nel primo weekend di novembre – a San Damiano d’Asti dove nei due giorni della Fiera spicca il “bosco in piazza”: fedele ricostruzione di un’area boschiva nel centro città dove vengono organizzati turni di cerca simulata del tartufo, per la gioia dei turisti. «L’ingresso nel Circuito – sottolinea il sindaco Davide Migliasso – è per noi un onore e un onere, per un impegno crescente, indirizzato a valorizzare la bellezza e l’identità del grande patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico che disegna queste terre». Va beh, a San Damiano ci corro da quando ero ragazzina, ho partecipato a decine e decine di corse podistiche e ne ho vinte anche un bel po’.
Il Circuito si chiude a Murisengo che nelle domeniche 10 e 17 novembre celebra la sua definizione di “Terra del tartufo” con la formula dell’«essenziale di qualità». A cominciare dalla selezione rigorosa dei tartufi a cura del Centro nazionale studi di Alba. E poi la tartufaia didattica per saperne di più sul Tuber magnatum pico. «Arricchiamo l’offerta in preparazione dell’edizione 2025 che si fregerà della qualifica di fiera internazionale del tartufo bianco – dice il sindaco Giovanni Baroero –e dell’esordio a giugno della prima fiera nazionale del tartufo nero, per valorizzare i tesori delle nostre terre». Spostandoci in terra alessandrina, posso ricordarvi la mia recente esperienza podistica dello scorso maggio, nel Monte Lungo Trail. Era la prima volta che correvo da queste parti e non sono più competitiva, ormai. Ma sono arrivata sul podio, terza. (Ecco il link al racconto di un percorso davvero bello che potete provare anche voi! -> Il MonteLungoTrail di Murisengo).
Per leggere il comunicato completo della presentazione del Circuito delle Fiere nazionali del tartufo bianco del Monferrato clicca QUI.
Che dire, buone fiere del Tartufo bianco del Monferrato!
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