Ricordate che un po’ di tempo fa sono andata a farmi un bel giro di corsa ad Agliano Terme? Mi ero rigenerata mentalmente al Lago Sant’Agnese, mi sono divertita tornando bambina in piazza Castello e rilassata guardando uno spettacolare panorama vicino alla maestosa torre.
Un’altra cosa mi ha colpito, girando per il paese, che non vi ho raccontato subito: i tanti vasi tutti ben curati e colorati sparsi per le piazze e le vie, ognuno con un nome diverso. Si tratta dell’iniziativa proposta dalla locale Associazione Bianca Lancia 4.0 che si chiama “Adotta un’aiuola”, realizzata con il supporto del Gruppo Alpini Agliano Terme, dell’Associazione Culturale L’Obiettivo e patrocinata dal Comune.
Così tanti aglianesi, singolarmente o in gruppo come rappresentanti di associazioni, hanno adottato una delle 35 aiuole o vasi ricavati anche dall’uso di botti di legno disposte nelle vie del paese e se ne prendono cura.
Il colpo d’occhio è molto carino e, soprattutto dà un’immagine di un paese in cui gli abitanti voglio prendersi cura del bene comune, dando il loro contributo tangibile come occuparsi di piante e fiori per renderlo più bello.
Inoltre, i promotori hanno dato indicazioni su quali tipi di piante aiutano il lavoro delle api, per agevolare la scelta di cosa piantare nella propria aiuola e contribuire non solo nella bellezza ma anche nella salvaguardia dell’ecosistema naturale.
In questo periodo nella piazza dove ho scattato le foto con le botti di legno sono in corso dei lavori. Il Sindaco, Marco Biglia, mi ha raccontato che le botti erano rimaste nel cantiere e uno dei bambini che si prende cura di una di queste, si è subito preoccupato che le mettessero in una posizione raggiungibile, nonostante i lavori in corso.
Personalmente, penso sia un’iniziativa che rinforza il senso di appartenenza ad una comunità, un elemento molto importante per la crescita delle persone. Ho studiato per anni le tante sfaccettature dell’appartenenza quando mi occupavo di ricerca universitaria in Sociologia e sono consapevole di quanto avere delle radici ben salde aiuti a muoversi nel mondo.
Dopotutto, ce lo ricorda anche Cesare Pavese di cosa significa avere un legame con la propria terra d’origine: “Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.”
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