Mentre aspettiamo la Festa Patronale, oggi vi porto tra i vigneti di Belveglio, in zona Bricco e verso Vinchio.
Il paesaggio da queste parti è caratterizzato da vigne e boschi che si alternano su morbide colline e da piccole valli con prati verdeggianti.
Attingo alle parole di una poesia, scritta da Renato Eduardo Garis, per raccontarvi questo territorio. Quattro versi che esprimono perfettamente la storia e l’evoluzione di queste colline:
“Illo tempo qui c’era il mare
che Nettuno regnava divino.
Era facile all’uomo annegare
or è dolce nuotare nel vino”
Siamo letteralmente immersi in una zona di produzione del Nizza DOCG, in un’area che è compresa nella “Buffer zone” dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, quelle zone che servono per assicurare maggiore tutela delle “Core zone” del sito riconosciuto dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”.
A Belveglio, siamo alle porte con la Core zone (o Componente, per dirla in italiano) n. 4, quella di Nizza Monferrato e il Barbera.
Inutile dilungarsi oltre, come spesso avviene sul mio sito, sono le foto a parlare da sole. Un’ultima cosa però la voglio sottolineare: queste foto risalgono a fine giugno, i vigneti sono cambiati nel corso del mese che è passato. Perchè ci ho messo così tanto per mostrarveli? Per provare ad incuriosirvi ad andare a vedere di persona come la natura sta facendo il suo corso! A dire la verità, chi mi segue su Instagram ha già potuto ammirare numerosi di questi contenuti… ma per i lettori del sito, ecco qui tutto raccolto insieme!
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