Quello che c’è di bello della provincia astigiana è che la semplicità sa regalare emozioni, come il fascino della campagna. Che poi a noi sembra semplice muoversi nella campagna ma dietro si nasconde un lavoro faticoso e minuzioso che è tutt’altro che semplice.
Come correre. Correre è naturale, correre può sembrare semplice, ma non lo è affatto. La corsa nasconde la stessa complessità che c’è dietro un paesaggio di campagna.
Ho avuto la possibilità di essere protagonista di uno shooting fotografico realizzato da un fotografo che si definisce amatoriale, Nicola Sterlacci, ma la cui passione lo porta a realizzare scatti sensazionali. E così la “semplice” campagna, con le strade interpoderali, i campi appena sfalciati, i noccioleti, arbusti e tronchi, diventano complici di qualcosa di magico.
Questi scatti sono stati realizzati a Lavezzole, una delle tante frazioni di San Damiano. Siamo molto vicini al confine con Celle Enomondo, a poche centinaia di metri dalla Cappella della Raffera e qui vicino passa il lungo percorso “Scollinando tra Vini e Tartufi”. Il centro di Lavezzole sorge su una collina, dove in cima troviamo un Castello, una dimora signorile privata magnifica, che svetta lassù in cima, ma di questo ve ne parlerò prossimamente in un altro articolo.
Ora voglio restare nella pianura, qui vicino scorre il Borbore e qui vicino passa anche uno dei tanti percorsi escursionistici di San Damiano d’Asti.
Ho scelto di mostrarvi Lavezzole attraverso questi scatti perché secondo me stimolano la ricerca della bellezza. Non fermatevi mai a quello che vedete davanti ai vostri occhi, pensate a quello che c’è dietro.
Mi viene in mente una famosa pubblicità di tanti anni fa che finiva dicendo: “C’è sempre qualcosa dietro!”. Davanti a tutto quello che incontrate sul vostro cammino, c’è sempre qualcosa dietro. C’è la storia di qualcuno o di qualcosa. Fermatevi a riflettere e tutto vi apparirà più vivo ed intenso! Parola di Giornarunner®.
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