Mal di testa miotensivo e sport

Nel nostro nuovo appuntamento del 25 del mese, insieme agli esperti del Centro di Medicina dello Sport e Fisioterapia di Asti Hastafisio, affrontiamo una problematica molto comune: il dolore del tratto cervicale da eccesso di tensione dei muscoli del collo (cefalea miotensiva) e mal di testa. Partendo dalla mia esperienza di vita a tu per tu con la cefacea miotensiva, lo staff di Hastafisio ci aiuta a capire la genesi di questo dolore così comune, condividendo utilissimi consigli e accorgimenti da mettere in atto per prevenire queste problematiche.
Anche oggi l’articolo è  abbinato all’immagine di una panchina rossa, contro la violenza sulle donne. La panchina nella foto è quella di Isola d’Asti: come quella di Santa Margherita di Costigliole d’Asti, che vi abbiamo mostrato lo scorso mese, è stata installata dal Centro Antiviolenza di Asti Orecchio di Venere in occasione dei suoi primi 10 anni di attività, il 24 novembre 2019. L’obiettivo della nostra rubrica mensile è dare il nostro contributo per comprendere meglio certe situazioni che riguardano tutti e che, alla lunga, possono sfociare in incomprensioni e tensioni. Capire come affrontare un problema fisico, come il mal di testa, che si ripercuote sulla sfera psicologica, è il primo passo per vivere meglio.

Panchina rossa Isola d'Asti

Io combatto contro il mal di testa, cefalea miotensiva, dall’autunno 1997.
Dovevo affrontare un campionato italiano di categoria, 6 km di corsa su strada, il primo dopo la maglia azzurra conquistata con il terzo posto ai Nazionali di corsa in montagna. La gara andò malissimo, non c’ero con la testa fin dal mattino, avvertivo una forte tensione dei muscoli del collo e delle spalle, ero molto tesa, rigida: ho un ricordo così vago di quel maledetto 19 ottobre. Da quel giorno, fino al gennaio successivo, il mal di testa non mi mollò nemmeno un secondo. Credevo di impazzire. Lo sport non serviva a farlo passare del tutto, i medicinali erano inefficaci, non riuscivo più nemmeno a studiare. Persi diversi giorni di scuola, feci diverse visite specialistiche ma nessuno, per lungo tempo, riuscì a capire da cosa fosse causato.
Dobbiamo intanto sapere che i muscoli del collo sono muscoli lunghi e sottili e hanno il compito di sostenere e orientare i movimenti della testa che è una parte del nostro corpo molto pesante per tutto il “materiale nobile” che contiene. Oltre a ciò, il tratto cervicale è quello più mobile dell’intero organismo perché deve consentire proprio al capo di orientare lo sguardo e l’ascolto in ogni direzione attorno a noi. Durante una qualsiasi delle nostre giornate, i movimenti combinati fra loro del distretto cervicale sono infiniti.
Mi è stato spiegato che molto semplicemente per quanto appena descritto è facile che i muscoli che governano questo distretto anatomico vadano incontro ad affaticamento, quindi, vadano in situazione di protezione e contrazione. L’eccesso di tensione di questi muscoli comprime e irrita le articolazioni delle vertebre cervicali producendo proprio cefalea e mal di testa.
Tornando al mio caso, un giorno, un medico accorto mi visitò con cura ispezionando tutta la mia colonna vertebrale insieme alla funzionalità di entrambe le mie spalle, monitorò i miei riflessi, la mia forza muscolare e i punti dolorosi, mi somministrò dei test funzionali per escludere bandiere rosse (sono chiamati così i segnali del corpo che depongono per seri problemi di carattere neurologico che necessitano interventi specifici e immediati) toccò ripetutamente la mia schiena e capì che avevo “semplicemente” il muscolo trapezio estremamente contratto e la sua diretta connessione con il soprastante tratto cervicale faceva originare il mio dolore . Ottenuta una diagnosi di cefalea miotensiva l’adeguata fisioterapia con esercizi di potenziamento e di stretching per collo, spalle e schiena mi fece superare con successo il momento di difficoltà. Da allora gestisco il mio sintomo che talvolta si ripresenta con gli strumenti attivi: esercizi di mobilità e di rinforzo muscolare dei muscoli del collo e con lo sport.

Panchina rossa Isola d'Asti

Dovete infatti sapere un mal di testa miotensivo beneficia assai dall’ossigenazione dei tessuti che si produce praticando blande attività aerobiche (camminata a passo spedito oppure corsa leggera). Grazie a queste attività migliora lo stato di tensione dei muscoli di tutto il corpo, la mente si rasserena, entrano in circolo gli ormoni del benessere (ossitocina endorfine) e la capacità di sopportare il dolore del nostro organismo aumenta notevolmente. Uscire all’aria aperta e praticare sport è potente rimedio che vi consiglio di adottare prima ancora di prendere un antidolorifico.
Vi consiglio dunque di approfondire il problema: questo è il primo passo da affrontare per capire le giuste azioni da mettere in atto per intervenire e dobbiamo farlo affidandoci agli specialisti. Il loro compito è proprio quello di comprendere l’origine del nostro disturbo, perché abbiamo mal di testa, e soprattutto escludere le cause più serie che richiedono strategie talvolta anche chirurgiche.
Con l’estate che sopraggiunge e il caldo che aumenta facciamo anche attenzione all’aria condizionata che utilizziamo in auto oppure al lavoro e durante la notte: evitiamo esposizioni dirette e prolungate, proteggiamo se possiamo il tratto cervicale con pashmine colorate.
Ricordiamoci anche che l’eccessivo uso di smartphone e dispositivi elettronici induce ad assumere posture con proiezione anteriore del capo per tante, troppe ore al giorno, con aumento delle probabilità di incorrere in dolori del distretto cervicale e dorsale.
L’aumento di stress psico-fisico per i nostri frenetici ritmi quotidiani, lavoro affetti famiglia e scadenze irrigidisce il nostro apparato muscolo scheletrico e il tratto cervicale con la sua strettissima connessione alla fisiologia respiratoria alterata entra in crisi spesso
Più che mai esercizio fisico e sport per contrastare questi disagi. E se l’immaginario collettivo è portato a pensare che i problemi del tratto cervicale interessino maggiormente il genere femminile vi informo del fatto che i dati statistici non lo testimoniano.
Quindi tutti al lavoro per vivere in salute più forti e più resistenti!!!!!
Con la testa sul collo!!!!!

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