Ricordando la corsa podistica di Cessole

Oggi vi porto a Cessole: sistemando gli archivi di Giornarunner ho scovato alcune foto di circa tre anni fa che mi ero fatta fare ma che non avevo mai usato. Sono state scattate a Cessole, appunto, in Langa Astigiana, un paese podisticamente a me caro perché qui, per molti anni, si disputava una corsa competitiva a cui ho partecipato diverse volte.
Era nel mese di maggio ed era l’occasione per fare un giro in Langa. A Cessole, piccolo paese della valle Bormida, arrivavano podisti blasonati perfino da Torino e da Genova: giusto per rendere l’idea, le due città stanno a circa 100 km da qui e le strade per arrivarci sono collinari, molto panoramiche ma pure tortuose. Ai tempi andare a correre a Cessole sembrava una trasfertona pure per me, che partivo da Govone o da Asti.
Cessole chiesa
Andare a Cessole significava immergersi in una natura incontaminata, affrontare un percorso di gara collinare e decisamente impegnativo, di poco meno di 9 km, lottare per una posizione di prestigio (ho vinto alcune volte, altre mi sono dovuta accontentare di un gradino del podio) e portare a casa cesti ricchi di prodotti tipici locali. E poi, dopo la corsa, si potevano mangiare le mitiche frittelle della Pro Loco, quelle che ritrovavi al Festival delle Sagre, a settembre, ad Asti.

Cessole chiesa

Il tutto, all’ombra del borgo, dove spiccava una chiesa, la chiesa parrocchiale di Nostra Signora Assunta, che mi ha sempre colpita per la sua maestosità.
Tornando alla gara, la prima parte si snodava al di là della Bormida, passando sotto la collina dove svetta il santuario Madonna della Neve, dove c’è un ristorante molto famoso che porta lo stesso nome, dove fanno i “plin” autentici: un anno, come premio per la prima donna assoluta, c’era un buono per un pranzo proprio li e, ovviamente, avendolo vinto, ne approfittai per gustarmi un buon pranzo conquistato con la mia fatica!
Era una corsa spaccagambe perchè dopo la prima gara vallonata si affrontava una salitona e poi una discesa in picchiata verso la fondovalle. Da li mancava ancora circa un chilometro di pianura e ricordo che ci arrivavo sempre con le gambe ormai distrutte e quel pezzo risultava il più impegnativo, faticoso e mentalmente lungo di tutto il percorso!
Cessole giornarunner
Purtroppo, da tanti anni, quella corsa non c’è più, ma quando passo da Cessole – e mi capita spesso da quando sono testimonial del progetto di “Rob-In”, ritornano forti le emozioni di quelle gare. Non c’erano ancora le preiscrizioni obbligatorie, si arrivava li e si sperava che “non arrivasse troppa gente forte”. A seconda di chi si trovava entro un’ora dalla partenza, ci si immaginava quella che poteva essere la tattica di gara. E poi, fuoco alle polveri!
Ora è cambiato tutto. Sai già quanto arrivi in classifica al venerdì prima della gara, consultando le preiscrizioni. Inoltre, molte gare non ci sono più, restano solo i ricordi di quelli che erano davvero bei tempi, molto più semplici, e che non torneranno più.
Sto parlando dei primi anni 2000, in cui non c’erano ancora neanche gli orologi satellitari. Guardando Google Maps ed utilizzando MapmyRun ho ricreato il percorso di allora, scaricando il file GPX creato al pc. Se può essere utile a qualcuno che vuole andare a camminare in zona, allego il tutto qui.
File GPX -> Percorso Corsa di Cessole

mappa percorso cessole

dislivello corsa cessole


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