Vendemmia Didattica tra Langhe, Monferrato e Roero: un nuovo modo per vivere il territorio

Vendemmia Didattica? Si grazie!
Sono passati 10 mesi e mezzo da quando le mie corse tra le vigne mi hanno suggerito l’idea di Giornarunner ma i vigneti di Langhe-Roero e Monferrato non sono li solo per essere ammirati ma soprattutto per produrre i loro frutti e dare gli ottimi vini che fanno conoscere questo territorio in tutto il mondo.
E così, dopo tante corse nei vigneti, questa volta ci sono andata per vendemmiare.
In particolare, grazie alla collaborazione con l’Ente del Turismo Langhe, Monferrato e Roero, in qualità di #LMRlocal, ho avuto modo di sperimentare il format della “vendemmia didattica” ospite della cantina Veglio Luigi e Massimo di Valle Talloria, a Diano d’Alba.

Su queste colline, tra gli anni ’80 e ’90, ho partecipato a numerosissime corse podistiche: praticamente quasi tutti i fine settimana un paese langarolo organizzava corse per adulti con annessa la corsa per bambini e non me ne perdevo nemmeno una, con mio papà che faceva quella dei grandi ed io quella dei piccoli. Tornare in questa veste, dopo tanto tempo, mi ha riportato alla mente tanti ricordi podistici piacevoli del passato…

Ma torniamo alla vendemmia didattica! È un format perfetto per far vivere un’esperienza sensoriale ai turisti e per cercare di capire cosa si nasconde dentro una bottiglia di vino, al di là di ciò che percepiamo degustando.
C’è il frutto di un lungo lavoro che Massimo Veglio ha illustrato direttamente in vigna, raccontando ciò che precede la vendemmia, che è solo il momento finale di un percorso di dedizione e fatica che dura tutto l’anno.
Credo che sia un grande atto di fiducia quello che il produttore fa nell’ospitare i turisti e affidargli, forbici alla mano, i suoi filari e questa fiducia va ripagata lavorando con la massima attenzione per non rovinare i delicati equilibri di ciò che ci si trova tra le dita.
Dopo aver osservato dove bisogna tagliare e cosa assolutamente non va toccato, si comincia!

Vissuta così, in un breve lasso di tempo, l’esperienza in vigna regala solo sensazioni positive: via i pensieri di tutti i giorni, la testa si libera e si concentra sul lavoro accompagnati dalla soddisfazione di poter contribuire alla nascita di …bottiglie di vino in cui confluiranno i grappoli vendemmiati. La passione per questo mondo che traspare nel racconto di Massimo è la ciliegina sulla torta, quel quid in più che fa capire come tra produttore e vigna ci sia un rapporto così viscerale che va al di là dall’ordinario “rapporto di lavoro”.

Il tutto immersi in scenari bucolici: la vigna dove, insieme a due coppie milanesi, ho provato l’esperienza della vendemmia didattica, è sulle colline vicine all’imponente e famoso Castello di Grinzane Cavour. L’uva vendemmiata in questa esperienza è il Dolcetto, estremamente gustosa anche all’assaggio. D’altronde la cantina Luigi e Massimo Veglio è biologica e dunque siamo andati sul sicuro nel degustare qualche acino che ha permesso di constatare, anche con il gusto, il perché di quel nome.

Dopo un giro nei vigneti a tu per tu anche con Nebbiolo e Barbera, per comprendere le differenze tra i vitigni, l’esperienza prosegue con la visita della cantina e con la degustazione dei vini abbinati a prodotti del territorio.
Nella cantina di Valle Talloria, che sta ai piedi della collina su cui si staglia austero il castello di Grinzane, ho anche scoperto una di quelle storie che mi affascinano: dalla casa partiva uno dei sette camminamenti sotterranei che finiva direttamente al castello! Ora il passaggio è chiuso – e lo era già nel 1926, quando la famiglia Veglio acquistò la cascina che ospita la cantina – ma ascoltare questo racconto colpisce e fa volare subito la fantasia.

Momento finale della Vendemmia Didattica, ecco la degustazione: Roero Arneis, Dolcetto, Nebbiolo e Barolo i vini prescelti, accompagnati da deliziosi grissini artigianali, ottimo salame ed una gustosa toma. Il degno finale per un’esperienza che consiglio perché permette di conoscere il territorio diventandone protagonisti. Per una volta, senza correre!

Di seguito, ecco la fotogallery completa dell’esperienza! Volete saperne di più sulla vendemmia didattica e come partecipare? L’iniziativa dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero va avanti per tutto il periodo della vendemmia, per tutte le info e prenotazioni clicca -> QUI.

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“Comunicare la Bellezza III: Giornarunner” è un progetto dell’Associazione L’Astigiano 3.0, in collaborazione con l’Associazione Lo Sport è Vita, per la promozione del territorio e di un modo di vivere salutare e sostenibile.
Il progetto gode del Patrocinio dell’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero e dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato

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