A tu per tu ad Asti con le Balene Preistoriche!

Balene Preistoriche in mostra: ve lo avevo detto che ad Asti una volta c’era il mare… e adesso ho le prove! Ho scritto questo in una delle mie stories su Instagram perché finalmente passo dalle parole ai fatti, dai racconti “di corsa” ad una mostra dove si possono ammirare fossili ed importanti reperti che testimoniano come il nostro bel mare verde una volta fosse blu!
Vi ricordate quando sono andata “nella pancia della balena a Valleandona” ? Qualcuno di voi, come me, ci è pure passato di fianco correndo durante la corsa nella Riserva di fine luglio!

Corsa nella Riserva di Valleandona

Vi ricordate di quando vi ho parlato della Passerella 25 aprile di Belveglio, quella da cui parte la passeggiata che porta nella Riserva Fossilifera della Valle Sarmassa?

E il Belvedere di San Secondo a Ferrere, dove c’è la scultura di Sergio Omedè “Per Ferro del Mare Padano”?

Belvedere Ferrere

Luoghi di per sé distanti, rispetto alla loro localizzazione nella Provincia di Asti, ma accomunati da una stessa origine e dal fatto di essere territori ricchi di affioramenti fossiliferi, di cui ho avuto modo di parlarvi e approfondire nei pezzi che ho dedicato loro.
Dopo tutto questo correre, adesso ho avuto modo di ammirare l’esposizione “Balene Preistoriche”, ospitata dall’ex Chiesa del Gesù, nell’affascinante complesso del Michelerio, ad Asti,  sede del Museo Paleontologico.

Balene Preistoriche Asti

Come illustrato nel comunicato di presentazione, “il progetto si presenta come una delle più importanti collezioni d’Europa di fossili di cetacei e racconta un territorio di eccellenza, l’astigiano, come area geo-paleontologica tra le più importanti nel nostro continente. In epoca pliocenica, tra 5,3 e 2,6 milioni di anni fa, era circondata dal mare che occupava tutta la Pianura Padana: una distesa di acque che ha regalato a queste località reperti rarissimi, di grande fascino e interesse, per un’area in cui vivevano non solo cetacei, ma anche antenati di elefanti, tigri con denti a sciabola, tapiri e numerose altre specie che attualmente popolano zone tropicali come la Florida o la Penisola Indiana e che oggi ci appaiono quanto di più lontano si possa associare a questi luoghi.
Tra i reperti più rari e affascinanti in esposizione, i resti di diversi cetacei come la balena Tersilla, reperto unico a livello mondiale; la più antica balena del Mediterraneo, ritrovata in località Moleto; la balenottera di Montafia, uno dei misticeti fossili meglio conservati d’Italia; il delfino di Camerano Casasco, antenato sia degli attuali delfini che delle attuali orche. ”  Tutte le informazioni sulla mostra, che resterà aperta per un anno, potete trovarle -> QUI.

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“Comunicare la Bellezza III: Giornarunner” è un progetto dell’Associazione L’Astigiano 3.0, in collaborazione con l’Associazione Lo Sport è Vita, per la promozione del territorio e di un modo di vivere salutare e sostenibile.
Il progetto gode del Patrocinio dell’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero e dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato

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