La Cappella ortodossa di Sant’Anastasia e della Riconciliazione a Magliano Alfieri

Ho scoperto la Cappella ortodossa di Sant’Anastasia e della Riconciliazione da un post del mio “collega” LMRlocal Giuseppe Nacca, in arte su Instagram @ilprofvainbici.
Sono andata a cercarla perché sono rimasta sbalordita dal fatto di non averla mai notata: è a Magliano Alfieri, sul Colle di Santa Maria, sulla strada che unisce Magliano basso (Frazione Sant’Antonio) e Magliano alto.
Nell’estate 2018 sono passata più volte di corsa di qua mentre preparavo i campionati italiani assoluti di trail corto (“corto” ma si trattava comunque di una gara di 25 km) ma la cappella non l’ho mai vista. Ritornandoci con calma e con le idee chiare ho capito il perché: arrivando di corsa da Magliano alto mi lasciavo la cappella alle spalle senza vederla, in quando coperta da parte della collina.
La cappella ortodossa di Sant’Anastasia è stata costruita nel 1997 da artigiani russi con legno donato dal Comune russo di Mishkin, proveniente dalle foreste dall’Alto Volga.
E’ testimonianza di pace e di riconciliazione e frutto di collaborazione per la sua costruzione tra la popolazione di Magliano, l’amministrazione comunale di allora e rappresentanti della Chiesa Cattolica e Ortodossa.

Cappella Ortodossa di Sant'Anastasia a Magliano Alfieri

Fu consacrata il 29 giugno 1997 da Monsignor Goury, Vescovo Ortodosso di Chersoneso, del Patriarcato di Mosca, alla presenza degli altri firmatari dell’accordo sullo Stato Ecclesiale della Cappella che erano l’allora Vescovo di Alba, Monsignor Sebastiano Dho, Don Guido Davico, a quei tempi parroco di Magliano Alfieri, del Sindaco di Magliano Alfieri allora in carica Cesare Giudice, del Console russo in Italia e degli Assessori alla cultura della Regione di Jaroslavi, la regione di Mishkin, e della Provincia di Cuneo.
Sulla cappella ci sono due targhe che ne ricordano la storia.
la Cappella di Sant'Anastasia Magliano Alfieri descrizione
Vedere “spuntare” nelle nostre campagne una cappella così diversa colpisce l’attenzione e, leggendone la storia, in questo particolare momento storico, fa un certo effetto. Si parla di riconciliazione, pace e fratellanza tra russi e italiani e sorge di fronte alla stele che ricorda i maglianesi caduti nelle guerre, anche quelli che proprio dalla Russia non fecero più ritorno.
Ritrovarci in un clima di guerra nel ricordo mantenuto vivo delle atrocità del passato fa male, ed anche se la calma della campagna attutisce i timori, un pensiero di speranza ed una preghiera che tutto finisca presto nascono spontaneamente dal cuore.

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