Finalmente l’ho trovata, la Pieve di San Vittore, a Priocca. Non avete idea di quante volte sia passata da qui di corsa, centinaia, per non dire migliaia, ma non sapevo dove fosse questa cappella di cui vedevo il cartello segnaletico turistico all’incrocio tra la provinciale e strada San Vittore, verso “San Vite” come abbiamo sempre chiamato questa località priocchese.
Questa volta sono passata da queste parti proprio per cercare la chiesetta, di cui ho letto recentemente nelle mie ricerche sulla storia del Roero e, finalmente, l’ho trovata. Ho notato un secondo cartello su strada San Vittore, in cima alla salita giungendo dalla mia solita strada e l’ho seguito, finendo in un cortile privato. (Info su Google Maps per trovarla le inserisco qui -> QUI)
Sono andata con mia mamma e, quando siamo arrivate nel cortile, la padrona di casa ci ha accolti con gentilezza e grande cordialità. Non è cosa da poco avere nel proprio cortile una pieve antichissima, già citata in documenti risalenti al 1041.
Per visitarla si sale una lunga scala e, una volta aperto il portone di legno con il suo chiavistello antico, quello che appare di fronte agli occhi è un gioiellino d’arte antica. La navata centrale è affrescata e davvero non ci si aspetta tutto questo tripudio di colori una volta varcata la soglia.
Per descriverla in chiave artistica riporto la descrizione che si trova sul sito del Comune di Priocca ->Pieve di San Vittore (Sec X)
“Quanto rimane è la testimonianza dell’antichissima Pieve, citata nel diploma di Enrico III del 1041 e conformata dal Vescovo di Asti (“plebem Sancti Victoris de Predocha cum canonica”) che, oltre ad avere giurisdizione spirituale su varie chiese, vanta cospicui possessi fondiari. Di impronta protoromanica, risalente cioè alla prima metà dell’ XI secolo, aveva cimitero annesso. La piccola cappella attuale conserva, dell’antico edificio, la navata centrale e la sinistra, con absidi semicircolari romaniche caratterizzate, all’esterno, da lesene e archetti pensili.
La muratura è in laterizio e blocchi di arenaria parzialmente disposti a fasce. All’interno, nel catino absidale della navatella di sinistra, si conserva un antico affresco tripartito raffigurante la madonna col Bambino, fiancheggiata da San Vittore martire e da Santa Caterina di Alessandria. Due capitelli in arenaria tufacea che concludono le lesene absidali, rilevano echi tardo romani nei motivi decorativi ad elementi vegetali. Vi è anche conservata una statua lignea della Madonna Assunta, opera dell’astigiano Giovan Battista Bonzanigo. Di altrettanto interesse sono gli affreschi fatti eseguire di recente lungo tutta via San Vittore.”
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