Scoprendo Celle tra arte, storia, canapa e un brindisi panoramico

Ferragosto a Celle Enomondo alla fiera dalla canapa, una giornata vissuta con calma. Dopo avervelo proposto “di corsa”, ho avuto modo di scoprire altre curiosità di questo frizzate paese trascinato da un’amministrazione vulcanica ed ora vi racconto questa esperienza sensoriale.

Esperienza sensoriale perché, in occasione della tradizionale Fiera della Canapa, a Celle Enomondo è stato organizzato il tour della canapa, pilone e cappelle votive: un itinerario enogastronomico-storico-culturale-paesaggistico. Il tempo è stato clemente, con una bella aria fresca e qualche nuvolone ad accompagnare la breve escursione nel pomeriggio ferragostano.

Il 15 agosto a Celle si fa festa e sono abbinate due tradizioni antiche: la venerazione di San Rocco, patrono del paese, protettore contro la peste e contro la grandine, e la tradizione della coltivazione della canapa, la cui raccolta iniziava proprio il 15 agosto.
Quella della canapa è una tradizione nata in questo paese nell’800 d’inverno nelle cascine quando non si sapeva cosa fare: per far passare il tempo si usava realizzare corde con le fibre della canapa più grezze. E il 15 agosto a Celle si possono ancora vedere all’opera i “Curdè”, realizzando corde con attrezzi originali, di un centinaio di anni fa, aggiustati nel corso del tempo per poterli ancora utilizzare.

i curdè celle enomondo

i curdè celle enomondo

Dopo esserci passata davanti di corsa più volte, questa volta sono entrata nella Chiesa di San Rocco, che delimita il paese chiudendo la piazza in direzione Asti. All’interno mi ha colpita la Statua di San Rocco, vestito da pellegrino, con il bastone, con tanto di conchiglia, simbolo del viandante dal Medioevo, che la usava come cucchiaio e come bicchiere.
A lato di San Rocco, c’è un cane con la pagnotta in bocca. San Rocco mostra la piaga della peste e leggenda vuole che riuscì a sopravvivere proprio grazie al suo cane che gli leccava le ferite e, così facendo, le fece guarire dall’infezione.

San Rocco protegge anche dalla peste e qui c’è una campana speciale di cui vi ho raccontato lo scorso anno, vi rimando a quell’articolo per ulteriori approfondimenti! -> Con Celle Bric & Bike la storia va a braccetto con l’attività sportiva .
Qui si faceva tutto con la canapa sativa, l’unica canapa della famiglia della Cannabis legalizzata non da molti anni in Italia, ed era utilizzata non solo per le sue fibre. Qui a Celle è rinata la tradizione e potrete non solo vedere stese lenzuola e biancheria di canapa, ma anche degustare la pizza con la farina di canapa, biscottini con la canapa, e pure sorseggiare mojito rivisitato con liquore alla canapa!

tele di canapa

Ma durante il nostro giro non solo culturale ma anche enogastronomico, il brindisi finale è stato alla Cappella di San Sebastiano, con un buon bicchiere di vino dei produttori locali.

celle enomondo vista da san sebastiano

Bello prendere la vita con calma, non sempre di corsa, ma all’insegna del movimento e delle tradizioni!
celle enomondo vista da san sebastiano
LEGGI ANCHE
A Celle Enomondo 18 chilometri di storie antiche tra piloni votivi, cappelle e chiesette

Se volete seguirmi sui social, ecco le mie pagine:
            

“Comunicare la Bellezza III: Giornarunner” è un progetto dell’Associazione L’Astigiano 3.0, in collaborazione con l’Associazione Lo Sport è Vita, per la promozione del territorio e di un modo di vivere salutare e sostenibile.
Il progetto gode del Patrocinio dell’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero e dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato

error: Content is protected !!