Il Belvedere di Vinchio

Ecco un altro dei “Belvedere Unesco”, il Belvedere di Vinchio, immerso nella componente “Nizza Monferrato e il Barbera” dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.
Dopo quello del Castello di Grinzane Cavour, è il secondo “Belvedere Unesco” che ho visitato, in occasione di un mio giro del Sud Astigiano guidata dal profumo di bagna cauda e dalla voglia di acquistare il Cardo Gobbo direttamente ad Incisa Scapaccino.
Vista dal belvedere di Vinchio
Vista dal belvedere di Vinchio
Il Belvedere è situato alla Rocca del Castello, dove una volta c’era un castello ma adesso non c’è più. La rocca esisteva già prima dell’anno Mille, perché è nominata come località chiamata “castrum” in un documento del 948. Il castello vero e proprio fu costruito tra il XII e il XIII secolo secondo gli storici e restò in piedi per circa sette secoli.

Sul pannello informativo che si trova sulla rocca si racconta che “fu costruito dai proprietari locali che, una volta venuto meno il potere vescovile, avevano raggiunto una certa autonomia insieme ai “particulares”, diventati proprietari di piccole particelle. Così con la collaborazione tra tutte le principali famiglie di Vinchio trova coesione e si costituì una potente comunità in grado di autogovernarsi. I grossi proprietari erano padroni di parti del castello locali nelle torri adibiti a deposito e custodia di beni di sussistenza e ricovero per tutti in caso di pericolo.” Il castello dunque serviva per difendere il Comune di Vinchio (che era sorto nel 1199 con giuramento di fedeltà ad Asti e Alessandria.)
Purtroppo non restano più tracce dell’antico castello che fu demolito intorno alla metà dell’800 però grazie allo storico De Canis, grazie al quale ci sono giunte numerose informazioni della storia di molti luoghi della provincia di Asti che nel corso del tempo sono mutati radicalmente.

Rocca di Vinchio

Una volta il castello si ergeva su una rocca più ampia rispetto a quella su cui sorge l’attuale belvedere: questo terrapieno fu parzialmente scavato per ampliare la sottostante piazza San Marco e fare spazio alla costruzione dell’attuale palazzo comunale.
Prima di arrivare in cima alla rocca, si incontra il Calice della Cultura, che celebra le caratteristiche principali di questa terra.

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Il progetto gode del Patrocinio dell’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero e dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato

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