Avete mai fatto un pic nic tra i resti di una miniera di carbone? E’ un’esperienza da provare alla miniera di carbone di Nucetto, all’imbocco dell’Alta Val Tanaro, a pochissimi km da Ceva.
All’area pic nic si accede dopo aver percorso una strada sterrata che vi fa immergere nel silenzio tra i boschi e i prati del versante a destra del Tanaro (con riferimento alla direzione in cui scorre il fiume). E’ incredibile pensare a come brulicava quest’area fino al 1949: ora sono il silenzio e la tranquillità a dominare, ma qui una volta c’era una miniera di carbone che dava lavoro a circa 300 persone!
L’attività della miniera iniziò nel 1838 e terminò nel 1949, tra momenti di regolare attività e stop per vicissitudini varie. Sui pannelli si legge che ci sono almeno cinque gallerie principali e il sito in cui è stata allestita l’area pic nic corrisponde alla galleria più importante.
A Nucetto si estraeva lignite “di un bel nero lucente e in polvere diventa di color bruno. Non è inferiore alle ligniti ordinarie di Provenza. Si accende bene e la combustione si propaga altrettanto bene”, si legge nei pannelli.
Mi immagino il via vai di minatori, carrellisti, c’erano anche falegnami e perfino una cuoca in un microcosmo che ogni giorno animava questo angolo oggi così sperduto. Oggi qui troviamo un’area molto ben attrezzata per un bel pic nic (ci sono tavolini, fontana, servizi igienici, area barbecue) ma anche per un viaggio nel tempo, con molti pannelli informativi che raccontano la storia di questo luogo, che gli danno vita.
L’area si chiama “Le mura della miniera” e la si può visualizzare su Google Maps cliccando QUI.
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