Dopo tantissimo tempo sono tornata a Canale, nel cuore del Roero, per andare a vedere la panchina rosa gigante e la curiosa biblioteca a cielo aperto. Qualche mese fa vi avevo raccontato, parlando del mio legame con questo territorio, che proprio a Canale ho vinto la mia prima coppa, quella che chiamo “la Numero Uno”, come la prima moneta di Paperon de Paperoni!
Anche per me è stata la prima di una lunghissima serie di coppe, ma la prima resta la prima e campeggia ancora nel mio salotto con fierezza nonostante sia un bel po’ datata: 1 maggio 1985, conquistata in occasione della partecipazione alla “Na Sgambassà”, corsa di 8 km sulle colline canalesi.
E a Canale c’è un posticino molto panoramico, sulla collina Giaconi, dove è stata collocata la panchina gigante Rosa, la numero 47 del circuito “Big bench community project”.
Accanto alla panchina gigante, la Biblioteca Civica di Canale ha allestito anche una curiosa “biblioteca all’aria aperta”. La biblioteca ha la forma di una cabina telefonica vintage, rosso fuoco, nei cui specchi si riflettono vigneti e colline dei dintorni, come potete vedere nelle foto.
Nella foto, ad esempio, si vede Cisterna d’Asti con il suo inconfondibile profilo.
Per arrivare qui bisogna salire, salire, salire, ma poi si trova la panchina gigante rosa che con la sua scritta fa capire che è messo in conto di arrivare qui e avere bisogno di riposarsi un po’!
Come da tradizione, sulla panchina gigante si trova un messaggio. Questa recita:
“Si t’avèissi da manca
‘d tirè ‘n pò er fià,
Set-te sì ‘nsima e…
ét sentirai torna masnà”
(trad. Se avessi bisogno di tirare un il fiato, siediti qui sopra e… ti sentirai tornare bambino).
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