Tra le scalinate di Calosso

Ma lo sapete che a Calosso ci sono tante scalinate? Calosso non è solo immerso tra i Paesaggi Vitivinicoli Patrimonio dell’Umanità Unesco, non è solo crutin, non è solo grande capacità di accoglienza turistica, non è solo Rapulè, non è solo buon vino ed ottimo cibo, non è solo una lunga rassegna di eventi culturali, musicali e teatrali… Da scoprire ci sono anche le scalinate di Calosso!

Nonostante i tantissimi buoni motivi che già conoscevo e mi facevano apprezzare questo bellissimo borgo della provincia di Asti, ho scoperto che nel suo concentrico ha anche quattro scalinate che permettono di scoprire scenografici viottoli e angoli perfettamente curati dove la storia si intreccia con la modernità.
Calosso organizza tantissimi eventi nel corso dell’anno con la sua rassegna “Calosso c’è” nata durante la prima estate di pandemia per fare sentire ai calossesi e ai turisti che il paese non aveva perso la voglia di sognare e di valorizzare la sua bellezza e io ho partecipato a moltissimi di questi. Credevo dunque di conoscerlo già perfettamente ma, invece, questo giro per le scale mi ha permesso di immergermi ancora meglio nel borgo, che già tanto apprezzavo. All’ombra del Castello, di proprietà della famiglia Balladore Pallieri, ci sono vicoli affascinanti, collegati tra loro dalle scalinate.

E così si può lasciare l’auto in piazza Sant’Alessandro e andare alla scoperta delle scalinate di Calosso. Per trovare la prima bisogna dirigersi verso via Bocchiarda, dove troverete la Scalinata del Belvedere. Dopo poco più di un centinaio di metri di percorrenza di questa strada panoramica con vista verso Castiglione Tinella, troverete una rampa di scale di altezza non omogenea che porta in via Saracco.

Una volta in cima, prendete la salita di via Goito per arrivare nella piazzetta del belvedere, sotto il municipio, e, appena in cima alla salita, troverete di fronte a voi la “Scalinata del Crotin” che si divide in due parti. Dopo la prima rampa sarete in un vicolo dove i colori e i contrasti vi sorprenderanno, con il blu a fare da contrasto al colore dei mattoni: ne resterete colpiti.
Dopo la seconda rampetta (nella foto sopra) arriverete in via Roma, nei pressi dell’entrata del Palazzo Comunale, e anche qui, quello che di solito sono luoghi affollati durante gli eventi, cambiano aspetto e sanno conquistare ancora di più. Come la cantina in cui, durante il Rapulè (preparatevi, sarà il 13-14-15 ottobre) io faccio tappa per lo zabaione! Ma gironzolando nel paese in una giornata estiva nella massima tranquillità si possono apprezzare dettagli di bellezza sorprendente.

A questo punto bisogna puntare alla scalinata al Castello. Potete affrontarla in salita, raggiungendola da via San Martino, davanti alla Cantina Comunale (una delle più storiche del Piemonte), oppure salire alla riqualificata piazza della Chiesa di San Martino, passando da via Roma sotto il classico arco (uno dei luoghi più fotografati del paese, molto “instagrammabile”) e poi infilarvi nel vicolo con un colpo d’occhio altamente scenografico.

Vedete, nelle foto scattate dalla piazza, quanto è affascinante il colpo d’occhio verso la scalinata che costeggia la torre merlata del castello?

Da qui, la direzione è quella verso la quarta scalinata, quella del Rapulè o Rapulin, che troverete sulla sinistra scendendo da via Regina Margherita, appena prima del Ristorante “Il Duca Bianco” . Scenderete sul viale alberato, viale Partigiani, e potrete tornare di lì al punto di partenza.

Il giro è corto, meno di 2 km, è ideale per chi vuole fare un’uscita turistica in Calosso e poi fermarsi a mangiare da queste parti. Sicuramente è tonificante con tutte quelle scale! Ma merita fare un poco di fatica per visitare in modo alternativo il borgo di Calosso!

Colgo l’occasione per mettervi alcuni link degli altri articoli che ho scritto su Calosso per farvi conoscere a 360 gradi il paese!
Alla Fiera del Rapulè di Calosso
Calosso underground: visitando i Crotin
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