Un giro nel Borgo Maggiore di Garessio

I ricordi podistici mi portano a fare un giro fuori dalle Langhe, dal Roero e dal Monferrato: vi porto con me a Garessio, dove tanti anni fa, nel 2010, ho preso parte ad una staffetta Lui & Lei con un caro compagno di squadra che ora non c’è più.
Per me Garessio è sempre stata la sentinella del Tanaro quando ci sono le piogge torrenziali in autunno con rischio alluvione, ma dopo quella volta il ricordo è anche legato all’esperienza di una bella staffetta serale condivisa con un campione come Mariano Penone, originario proprio di Garessio, con cui avevo corso nel centro del paese quando eravamo entrambi tesserati per l’Atletica Saluzzo. Io avevo percorso la frazione da 1500 metri, lui da 3000 metri ed eravamo arrivati quinti assoluti, in una serata estiva molto piacevole.

Non c’ero più tornata da allora e questa volta ho fatto un giro anche nel Borgo Maggiore, uno dei Borghi più belli d’Italia: ho scoperto che Garessio si “snocciola su pianori e salite, diviso in frazioni e borgate” come racconta il sito “Borghi più belli d’Italia“. Borgo Maggiore è un borgo medievale, di cui restano delle fascinose testimonianze, come Porta Rose.

Un altro luogo suggestivo è la piazzetta di San Giovanni, tutta in pietra, con la chiesa omonima che svetta dall’alto.

Proprio di fronte, ma al di là del torrente, c’è l’imponente chiesa Parrocchiale di Maria Vergine Assunta. Una volta era un convento, poi nella prima metà del ‘700 fu “forgiata” con la forma attuale e i mattoni in cotto. Distrutta dai francesi, fu ricostruita integralmente secondo il progetto originale dell’architetto Francesco Gallo.

Un’altra curiosità di Garessio è che abbiamo trovato un distributore automatico di benzina che parla in piemontese!
Bella Garessio, dall’alto del Parco Eolico e della suggestiva Panchina Gigante fino ai piedi del Colle San Bernardo con la sua storia.
Panchina gigante Garessio pale eoliche
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