Villaggio della Normandia? No, è l’anello di Calamandrana Alta!

Sono andata a correre in un villaggio della Normandia? No, sono sull’anello di Calamandrana Alta! E’ incredibile come le terre tra Monferrato, Langhe e Roero regalino scorci inaspettati carichi di emozioni. Ero già consapevole di vivere in un posto bellissimo, ma ad ogni uscita mi ritrovo a meravigliarmi per la bellezza che c’è intorno a me.
Dunque, Calamandrana val bene una gita fuori porta per un’escursione a piedi o in bici, per godersi a pieno quello che offre la natura e l’abile mano dell’uomo contadino che ha saputo sfruttare queste terre rendendole meravigliose. Sono diversi i sentieri naturalistici che si possono percorrere, in particolare nella parte sud del paese, quella collinare, avamposto delle terre di Langa. Quello che vi propongo oggi è un circuito ideale da fare a piedi, di circa 6,5 km, con un dislivello positivo di circa 180 metri, adatto a tutti per camminate salutari e rigeneranti, perfetto per chi ama correre tra dolci sali e scendi. E’ chiamato l’anello di Calamandrana Alta.  Di seguito trovate la mappa di Google Maps, e poi vi racconto e vi mostro alcuni punti del percorso. Lo capirete voi stessi anche solo guardando le foto, ma quello che vi resta dopo aver affrontato questo anello è una sensazione di pace interiore per tutto quello che potrete ammirare. E’ quello che è capitato a me: dopo essere stata una mattinata a respirare la bellezza di questi luoghi, sono tornata a casa rigenerata, con ancora negli occhi e nel cuore le sensazioni che solo l’attività fisica può dare, con i benefici amplificati da tutti questi colori brillanti e dall’aria frizzante e pulita che si respira immersi nella natura.
L’ANELLO DI CALAMANDRANA ALTA
Il punto di partenza (e anche di arrivo) è il piazzale della Chiesa Parrocchiale del Sacro Cuore, in Calamandrana bassa.
Ci si lascia alle spalle la provinciale e si procede verso la collina, in frazione Ferrai: dopo poche centinaia di metri si procede diritto per un sentiero che sale e che porta sulla Strada del Pozzo (quella che permette di arrivare in auto fino a Calamandrana Alta). Il sentiero prosegue inerpicandosi tra vigneti, campi e boschi, per portarvi nel cuore di Calamandrana Alta. Là, a svettare in cima alla collina, c’è il Castello di Calamandrana, riedificato nel 1237 dopo diverse distruzioni del complesso primitivo, poi ristrutturato e modificato dagli eventi storici e atmosferici nel corso del tempo.
Il Castello è circondato da un grande parco, in parte attualmente adibito a tartufaia, ed è di proprietà privata.
Se volete fare una sosta, di fianco al castello un angolo molto carino è stato allestito con le panchine colorate e simboliche (una rossa, una arcobaleno e una gialla con grandi farfalle).
Riprendiamo puntando verso la parte più panoramica del giro, seguendo la strada e i cartelli che indicano Frazione Casavecchia, puntando verso l’alto: dopo una breve salita, alla vostra destra e alla vostra sinistra avrete due meravigliosi panorami sui territori dei Paesaggi Vitivinicoli riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Se lo percorrete nel senso che vi sto proponendo io, avrete a destra la vista su Canelli, su Calosso e sul Monviso a svettare maestoso in secondo piano, a sinistra Nizza e il massiccio del Monte Rosa sullo sfondo.
Vista dalla serra di Calamandrana
Procedendo sempre sulla strada a mezza costa, arriverete a trovare un bivio con una strada sterrata sulla vostra sinistra. Procedendo per questa strada sterrata sarete immersi tra i vigneti e non vi resterà che farvi accompagnare dalla bellezza di tutto quello che avrete intorno: state scendendo in Frazione Quartino. La strada da sterrata diventa asfaltata e poi comincia a risalire.
La prossima frazione che troverete sul vostro cammino è Bruciati: una volta arrivati dalla Chiesa della Maternità di Maria non dovrete fare altro che proseguire diritto a voi, tra le case e poi di nuovo nella campagna, per poi ridiscendere in Frazione Ferrai e ritrovarvi al piazzale della Chiesa, da dove siete partiti.

Bello vero?
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