Un tuffo nel Medioevo a Villanova d’Albenga

Nelle vacanze estive ho visitato il suggestivo borgo di Villanova d’Albenga e mi ha stupito così tanto in positivo che ho deciso di dedicargli un articolo del mio blog. Dopo qualche anno, torno quindi a scrivere di Liguria e dei borghi da visitare nell’entroterra di Albenga.
Lo conoscevo solo come “il paese dell’aeroporto dietro Albenga”, oggi chiamato Riviera Airport, ma invece il borgo è bellissimo: è caratterizzato da un’antica cinta muraria che è ancora intatta. Le mura sono alte, fino oltre i sette metri, e sono ornate da merli guelfi, che io trovo sempre particolarmente ricchi di fascino.  Il centro storico è racchiuso all’interno del perimetro delle mura, dove si stagliano ben dieci torri:  sei di queste si trovano agli angoli del borgo e quattro in corrispondenza dei punti cardinali.
porta villanova d'albenga
Suggestive sono le due porte, poste ai due capi della via che attraversa il borgo, Via Garibaldi, tagliata da tanti vicoletti davvero suggestivi, come potete vedere nelle foto.

vicoli villanova d'albenga

Si legge sul sito del Comune: “Con l’atto di fondazione di Villanova d’Albenga del 1250 si stabilisce anche la costruzione di mura di fortificazione intorno al borgo. Le mura vengono costruite con ciottoli di fiume e sono innalzate per più di sette metri con un metro di spessore e uno sbalzo interno che permette di creare il camminamento per i giri di ronda. Dal 1921 si delibera la demolizione di alcuni tratti pericolanti e l’apertura di varchi per un migliore accesso al borgo e una maggiore igiene.”

vicoli villanova d'albenga giornarunner

Al centro del borgo c’è un pozzo che sembra risalire a fine 1200 e che ha fornito acqua potabile agli abitanti fino a circa un centinaio di anni fa.

pozzo villanova d'albenga giornarunner

Ecco, Villanova d’Albenga si è rivelato un borgo ricco di storia e… di storie, quelle che piacciono a me!
In uno dei comodi parcheggi appena al di fuori delle mura, in piazza Torretta, c’è un angolo suggestivo dedicato alla violette: verso fine 800, abitanti di Villanova d’Albenga che si erano trasferiti in Francia, portarono qui la coltivazione, oggigiorno abbandonata, ed in tempi recenti, a questo ricordo è stata dedicata una statua, “La Donna delle Violette”.

la donna delle violette

torri villanova d'albenga giornarunner

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