Alla Colletta di Castelbianco, il borgo medievale più connesso che c’è

Altro Borgo più bello d’Italia, altro borgo arroccato nell’entroterra di Albenga: questa volta sono alla Colletta di Castelbianco.
Scusatemi, ci ho preso gusto nella veste di giorna-turista in Liguria. Dalla Val Neva mi sono spostata in Val Pennavaire: le vicende storiche sono comuni per i territori, “nati” sotto i Clavesana, passati ai Del Carretto per poi finire ai Savoia. Sorti comuni anche alle “mie” terre di Langa, Roero e Monferrato.

Colletta di Castelbianco

Ma il borgo della Colletta di Castelbianco ha vissuto una storia particolare negli ultimi venticinque anni: da borgo quasi abbandonato, distrutto da un violento terremoto verso la fine dell’800, è diventato il primo villaggio medievale “telematico” d’Europa, dotato di tutte le più sofisticate infrastrutture tecnologiche.
Da cumulo di rovine, grazie all’intervento di alcuni imprenditori e dell’architetto Giancarlo De Carlo, il borgo è stato del tutto recuperato e cablato, con le finestre bordate di bianco che spiccano come occhi vispi da lontano!

Colletta di Castelbianco

Ora è un albergo diffuso e mentre ci gironzolavo con grande curiosità ho trovato tantissimi ospiti stranieri. Rappresenta una storia molto particolare che ha portato alla rinascita di un borgo di grande bellezza che, senza questo intervento, non sarebbe certamente così ricco di fascino.

Colletta di Castelbianco

Scendendo dal borgo, ho approfittato per fare due passi lungo il torrente Pennavaire, che nasce in Piemonte e confluisce nel Neva (quello della vicina vallata di Zuccarello e Castelvecchio di Rocca Barbena). Sto scoprendo un luogo speciale ricco di sentieri, che tornerò sicuramente a provare con temperature più accettabili!!!

ponte di castelbianco

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