Aspettando Profumata Menta vi porto in giro per Piovà Massaia

Piovà Massaia si vede da lontano tra le colline del Nord Astigiano: spicca infatti con la sua inconfondibile Chiesa Parrocchiale, opera dell’architetto astigiano Benedetto Alfieri, che domina piazza Don Borio. Stare al suo cospetto fa sentire piccoli! Non siamo molto abituati, tra Langhe, Monferrato e Roero, ad edifici così imponenti.
Cosa mi ha colpita di Piovà è l’estrema differenza tra i due suoi simboli che si vedono da lontano: la Chiesa Parrocchiale, appunto, con la sua maestosità, e i resti della Chiesa Romanica di San Martino di Castelvero. Di fatto separano i due estremi del paese e proprio queste strade, dal 2 al 5 giugno, si animeranno con il ritorno di Profumata Menta.
Piovà Massaia La chiesa romanica di san martino
Tra i resti della Chiesa Romanica di San Martino di Castelvero
La Parrocchiale di san Pietro e Giorgio risale al Settecento ed è un edificio barocco: fu il marchese Ricci conte di Piovà a voler edificare questa chiesa e riedificare, nel contempo, il suo Palazzo che stava di fronte, collegandoli con un porticato in modo da formare una grandiosa corte, come si può vedere nella foto di fine Ottocento.

Com'era Piovà Massaia

Oltre al porticato, diversa rispetto ad ora è la struttura del Castello: dalla foto si nota che vi era un ulteriore piano rispetto al palazzo attuale, ma il piano superiore fu smantellato insieme alla grande manica che collegava i due maestosi edifici. Chissà perché distruggere tutta questa bellezza?

Piovà Massaia La Chiesa Parrocchiale

Dicevamo che la magnificenza architettonica di tutto questo si attribuisce a Benedetto Alfieri: su nessun documento ufficiale pare esserci il nome dell’architetto astigiano, che dopo la morte di Filippo Juvarra divenne il primo architetto di casa Savoia, autore di moltissimi edifici e monumenti di pregio in Piemonte in epoca barocca. Ma è proprio la somiglianza con la facciata del duomo di Carignano, in particolare, a collegare la figura di Alfieri alla Parrocchiale di Piovà, insieme ad altri “indizi” che non sto qui ad elencare non avendone le competenze ma che si possono leggere in estratti dal Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e di Belle Arti nel 1947.
Ho già più volte scritto che non sono una storica per cui non pretendo di addentrarmi in spiegazioni approfondite né tantomeno tecniche ma amo scoprire cosa c’è dietro alla bellezza che ammiriamo oggi e mi documento leggendo i materiali storici che trovo nei luoghi che visito, grazie alla disponibilità di chi mi accoglie con tanta gentilezza e affabilità.
Piovà Massaia La chiesa romanica di san martino
Sempre documenti del 1947 aiutano a capire come fosse invece la Chiesa Romanica di San Martino di Castelvero. E’ curioso muovermi tra i resti di una costruzione molto antica, che potrebbe risalire al XI secolo, costruito utilizzando materiali appartenenti a qualche edificio romano preesistente. Tra le carte del 1947 si possono vedere anche foto di come era allora la piccola chiesa di San Martino, larga 6,75 metri e lunga 11,99, con due absidi semicircolari.
I resti spiccano su un poggio tufaceo, all’ingresso di Piovà provenendo da Gallareto e dal poggio si ha una bellissima vista su tutto il paese, come potete vedere nel breve video che segue!

Come dicevo, dal 2 al 5 giugno proprio qui ci sarà Profumata Menta. Qui potrete gustare cocktail abbinati alla menta fin dalla sera del 2 giugno, mentre il sabato a cena e la domenica a pranzo sarà un tripudio di menta dall’antipasto al dolce! Non dimenticate anche tutti gli eventi collaterali e la possibilità di visitare il museo allestito dall’Associazione Fra Guglielmo Massaia di cui vi ho raccontato la scorsa settimana! [Per leggere l’articolo clicca QUI].
Ecco il programma e il menù!

E con un bacio alla menta vi saluto e vi aspetto a Piovà Massaia!

Bacio alla menta piovà massaia


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