Salendo verso il Santuario dei Caffi

Negli ultimi anni è stata riproposta a Canelli la cronoscalata di circa 3,5 km che porta fino al Santuario dei Caffi. Il percorso è scenografico se fatto con calma ma questa sfaccettatura l’ho scoperta solo andandoci non per tirarmi il collo ma per ammirare la bellezza che c’è intorno.
Quando ho avuto modo di gareggiare su queste strade non me ne ero mai accorta! Troppa concentrazione e troppo la fatica per godersi il paesaggio! Verso i Caffi si sale immersi tra i vigneti e, ad un certo punto, se ci si guarda indietro, si ha bel colpo d’occhio sulla città spumantiera.
La partenza è da Regione Cavolpi e da li si sale verso il Santuario, che si trova all’incrocio di confini di tre Comuni: Canelli, Cassinasco e Bubbio. A livello “pratico” non è molto lontano dal centro abitato di Cassinasco, a circa 2 km sulla strada verso Loazzolo. La strada si inerpica nella campagna, si è immersi tra i Paesaggi Vitivinicoli riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
La prima volta che mi cimentai in questa gara fu nel lontano 2002, fu organizzata ancora per qualche edizione per poi essere sospesa. A quei tempi discorsi di riconoscimento Unesco e valorizzazione del territorio anche attraverso lo sport erano ancora lontani nell’immaginazione pubblica. E’ tornata nel 2018 grazie all’iniziativa della Brancaleone Asti e ne sono state organizzate due riedizioni. Proprio in quell’anno sono stati realizzati i record attuali del percorso (per saperne di più rimando al link di SportAsti.it sull’evento -> Cronoscalata Caffi 2018 )

Il Santuario è stato edificato nel luogo in cui avvenne l’apparizione della Madonna ad una ragazzina muta: per conoscere la storia di questo luogo vi rimando al sito del Comune di Cassinasco che potete consultare cliccando –> QUI.
E adesso ripartiamo per nuove avventure. Quale sarà la prossima meta? Seguitemi su Instagram per scoprirlo! —>  
Servizio Fotografico a cura di Maria Grazia Billi.
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