Sono ormai passati oltre due mesi da quando ho scoperto i sentieri di Celle Enomondo, “Scollinando tra vini e tartufi” e restando affascinata non solo dalla bellezza dei paesaggi ma anche dalla ricchezza storico, culturale, artistica di cui sono caratterizzati questi 5,5 km quadrati di territorio cellese, con la sua dote di piloni e cappelle votive che, se valorizzate al meglio, potrebbero richiamare l’attenzione per un turismo di varia natura.
Molte di queste piccole chiese sono toccate dal percorso che unisce i Comuni dell’Unione Terre di Vini e Tartufi, insieme a San Damiano d’Asti, Revigliasco e Tigliole. Il sentiero arriva da San Damiano d’Asti, da frazione Lavezzole: attraverso stradine sterrate di campagna si arriva in frazione Merlazza dove troverete la cappella di San Pietro e San Grato, eretta per chiedere la protezione contro fulmini e tempesta, che guarda un altro pilone, quello della Consolata.
Poco più avanti, passate le case, ci troviamo di fronte alla Chiesa di San Vincenzo Ferreri, dove è custodito un drappo che ricorda la vittoria al Palio di Asti.
Procediamo salendo per un sentiero che man mano diventa sempre più panoramico, per arrivare alla strada provinciale 13a ed incontrare la Cappella della Madonna del Santo Rosario.
Procediamo verso il bosco, dove immersa nel verde troviamo un’altra cappella dedicata a San Grato.
Una volta ritornati sulla provinciale, uscendo da strada Monzero, tra le case del centro di Celle, ecco la Cappella dell’Immacolata Concezione.
Visitando Celle Enomondo non potete non fare una tappa al belvedere, di fianco alla chiesa parrocchiale di Sant’Antonio, da dove vi si aprirà la vista su tutta la valle del Borbore, con vista montagne: nelle giornate più limpide lo sguardo vi porta fino al Monviso, perdendosi prima su San Damiano, poi tra le terre del Roero sullo sfondo, con il profilo di Cisterna e il suo castello a salutare la provincia di Asti.
Scendendo dal belvedere, dove la prosecuzione della provinciale che in centro diventa Via Roma si restringe, troveremo la Chiesa di San Rocco, patrono del paese.
Il percorso “Scollinando tra vini e tartufi” prosegue poi verso Revigliasco scendendo dalla strada comunale Morandino, per andare a Revigliasco e tornare a Celle dalla strà di bosch.
All’uscita di questo sentiero riaperto da poco, tornati sulla strada asfaltata, troviamo il pilone sul confine con Asti, sulla strada per Vaglierano.
Prima di lasciare Celle troviamo ancora la bellissima cappella di San Carlo, minuziosamente decorata di recente.
Ora il percorso vi porta a lasciare Celle, per puntare verso Tigliole. Ma l’amministrazione comunale è al lavoro per definire un percorso tutto in Celle, e scoprire camminando, correndo o in bicicletta, questi posti magnifici e le loro storie antiche e nascoste.
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Se volete saperne di più sul percorso, potete visitare il sito dedicato cliccando QUI da dove potete scaricare la traccia GPX.
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