Anche se di cross country me ne intendo eccome (ovviamente mi riferisco alle classiche campestri a piedi!), non avevo mai assistito ad un evento motoristico come quello organizzato a Refrancore nel week end del 17 e 18 settembre: la San Dionigi Wacky Race, che mi ha permesso di conoscere un mondo nuovo e di divertirmi correndo a bordo pista!
La San Dionigi Wacky Race 2022 era valida come tappa del Campionato Country Cross Piemonte – Lombardia ed è stata organizzata da Proloco di Refrancore, Motoasi , Gierre Factory e FXP Team.
Ma non è stata “solo” una gara di motocross, ma un fine settimana rivolto a tutti quelli che amano muoversi all’aria aperta, a grandi e piccini. Infatti, oltre ai motori, c’è stata la possibilità di provare giri in e-bike e a cavallo: dunque, si è partiti dalle moto per ampliare il racconto del territorio e della sua scoperta attraverso altre esperienze ad impatto zero!
Spesso quando si parla di motocross, a prescindere da tutto, scattano le polemiche per gli effetti ambientali che questo tipo di sport può avere. Ma, a mio parere, le cose bisogna conoscerle e provare a capirle, prima di criticarle. Un evento come questo ha unito tantissime persone di tutte le età ed è stato pensato e realizzato stando attenti ai minimi dettagli per il minor impatto possibile e per sfruttarlo come occasione per valorizzare le attività di Refrancore.
L’unione fa la forza e se si vuole fare qualcosa di speciale si riesce! E così, alla San Dionigi Wacky Race è stato un tripudio di gusti e prodotti locali a fare da corollario a gare spettacolari di moto, quad e sidecar: oltre ai manicaretti della Pro Loco di Refrancore, anche i premi raccontavano tutta la loro “refrancoresità”. E, a proposito di premi, pensate che ai vincitori andavano degli alberi che saranno piantati proprio in paese, per lasciare una concretissima impronta green alla manifestazione! E guardate un po’ che alberi, li vede sotto nella foto (con me sul quad rigorosamente spento a fare da corollario!)
E così, nei campi dietro Cascina Vergano (quella di cui vi avevo già raccontato, gestita da Matteo Nespolo che ha riportato in vita la tradizione secolare dei fagioli dell’occhio di Refrancore ) io mi sono divertita un modo a scorrazzare qua e là nel paddock ed osservare questo variegato e colorato mondo che non conoscevo.
Un mondo che brulica di fortissima passione in persone di tutte le età. Ho visto l’entusiasmo di giovanissimi ragazzi, sia in sella sia a bordo pista, dei bambini, affascinati da questo universo così particolare in una location, un semplice campo, che grazie agli organizzatori ha cambiato volto, per una giornata intensa ed alternativa.
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