Proviamo a capire cos’è la sindrome premestruale

“Siamo così, dolcemente complicate
Sempre più emozionate, delicate
Ma potrai trovarci ancora qui”
Quando ho iniziato a riflettere su come impostare questo pezzo sulla sindrome premestruale, tema scelto con Cristina Brunelli, anima di Hastafisio e del nostro progetto di sensibilizzazione, mi sono venute in mente le parole della famosissima canzone “Quello che le donne non dicono” cantata da Fiorella Mannoia e scritta da Enrico Ruggeri, che mi sembra calzare a pennello con quello che si vive proprio in quei giorni.
Nell’appuntamento di oggi con la rubrica in collaborazione con Hastafisio, grazie allo staff dell’eccellente Centro di Fisioterapia e Medicina sportiva di via Sanguanini di Asti, parliamo di un tema che potrebbe sembrare strettamente femminile, ma che invece riguarda anche chi sta accanto alla donna.
Come ogni approfondimento della nostra rubrica, la riflessione vuole essere “sui generis”, perché la salute condiziona i rapporti ed una persona più consapevole è sicuramente un punto a favore per il benessere di tutti.
“Sei nervosa perché ti deve venire il ciclo”: questa è la frase tipica che ci si sente dire, accompagnata da una scrollata di spalle, quasi da farci sentire in colpa per essere in preda agli ormoni. Ma non è solo questione di nervosismo.
Glenda Santinoli, storica fisioterapista di Hastafisio, ci aiuta ad affrontare a livello scientifico la riflessione su un tema che gli uomini tendono ad etichettare come uno status da sopportare e non da comprendere: una donna ha la sindrome premestruale (PMS) se si lamenta di ricorrenti sintomi fisici e/o psicologici che si verificano in modo specifico nella fase luteale del ciclo mestruale (ovvero la seconda metà del ciclo che comincia con l’ovulazione) e spesso si risolve entro la fine delle mestruazioni.
I sintomi coprono una vasta gamma di problematiche, fisiche, comportamentali e psicologiche.
Si va dall’irritabilità (“Sei nervosa!”), a depressione, crisi di pianto, ansia, tensione, sbalzi d’umore, mancanza di concentrazione, confusione, dimenticanza, asocialità, irrequietezza, scoppi d’ira, rabbia, tristezza, solitudine.
I classici sintomi comportamentali sono stanchezza, vertigini, sonno/insonnia, diminuzione dell’efficienza, tendenza agli incidenti, cambiamenti nell’interesse sessuale.
Il tutto peggiora in presenza di dolori come il mal di testa/ emicrania, dolorabilità del seno, mal di schiena, dolore addominale, crampi, dolori diffusi. Normale è l’aumento di peso, il gonfiore addominale, la ritenzione idrica e sintomi come maggior appetito, voglie di cibo e nausea.
Problemi che riguardano la quasi totalità delle donne, dunque la quasi totalità delle persone considerando le relazioni famigliari e sociali che si sostengono durante quel periodo.

Il 95% delle donne in età riproduttiva soffre della sindrome premestruale, di queste il 5% ha sintomi debilitanti.
La causa è sconosciuta, ma gli ormoni e altri fattori (sistema neuroendocrino) potrebbero essere all’origine di questo problema.
La natura ciclica della sindrome premestruale rende difficile la ricerca scientifica: questo porta ad avere poche informazioni di buona qualità sulla gestione di questa problematica attraverso l’ampia gamma di trattamenti disponibili. La selezione del trattamento è principalmente una scelta personale con la guida di un professionista, utile anche ad escludere seri problemi ginecologici.
Gli obiettivi degli interventi sono migliorare o eliminare i sintomi fisici e psicologici, ridurre al minimo l’impatto sulla qualità della vita, sulle relazioni sociali e sulla normale quotidianità.
L’attività fisica può essere un valido strumento per migliorare sia i sintomi fisici che quelli psicologici, anche se, proprio a causa di una maggiore stanchezza o di dolori intensi non si ha voglia di fare sport. Ma, salvo in situazioni debilitanti, sforzarsi a fare del movimento può essere salutare. Per esempio, l’esercizio aerobico aumenta il ritorno venoso che porta ad una crescita di sostanze come le prostaglandine con effetti positivi sul dolore alla schiena e sul disconforto addominale.
È noto, inoltre, il ruolo dell’esercizio nell’alleviare il dolore e lo stress grazie alla produzione di endorfine.
Dunque, si sono nervosa perché i motivi ci sono tutti e ora li conosci anche tu che mi stai accanto!
Fonti:
– KWAN, Irene; ONWUDE, Joseph Loze. Premenstrual syndrome. BMJ clinical evidence, 2015, 2015
– SAGLAM, Havva Yesildere; ORSAL, Ozlem. Effect of exercise on premenstrual symptoms: A systematic review. Complementary therapies in medicine, 2020, 48: 102272.
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