Seguendo Rob-In all’Aeroporto partigiano Excelsior a Vesime

Seguendo il pettirosso Rob-In, che guida alla scoperta dell’affascinante territorio dove nasce il Roccaverano DOP e tanti altri deliziosi prodotti genuini,  ho trascorso un’altra bella domenica in Langa Astigiana “sulle tracce” dell’Aeroporto partigiano Excelsior a Vesime.
Dopo  la Fiera Carrettesca di Roccaverano, questa volta Rob-In mi ha portata a Vesime, dove, in occasione del “Portami via Festival” ho avuto modo di fare un tuffo nel passato e scoprire quanto questo piccolo paese della Valle Bormida sia stato fondamentale per le lotte partigiane, per la Resistenza e la Liberazione dell’Italia dai nazi-fascisti.
portami via festival
Un momento dell’incontro di Vesime del “Portami Via Festival”

vesime excelsior (2)

Proprio alle mie spalle, dove ora si vedono i pioppeti, nell’estate del 1944 prese forma la visionaria idea di costruire un aeroporto anglo-partigiano per permettere gli approvvigionamenti di cibo, vestiti e armi alle Langhe, zona controllata dai tedeschi e dai fascisti ma dove le lotte partigiane furono fondamentali per la Liberazione. Il 17 novembre 1944 vi atterrò il primo Lysander. I tedeschi, pochi giorni dopo, riuscirono a conquistare la pista di atterraggio mettendola fuori uso, arandola! Ma i partigiani riuscirono a riattivarla nel marzo 1945, allungandola fino a 1200 metri. Un’azione che fu molto importante per il destino di queste terre, e non solo, rappresentò una delle pagine più significative della Resistenza partigiana in Italia.

Ora non c’è più niente, è molto difficile capire dove si estendeva questa pista: solo grazie alle indicazioni dei vesimesi sono riuscita a trovare il luogo in cui scattare una foto che richiami, in qualche modo, quello che fu. Presto, però, sorgerà un monumento dedicato all’Excelsior, proprio per non cancellare il ricordo di quei tempi difficili ma ricchi di forza d’animo.

vesime excelsior (2)

Seguendo Rob-In ho quindi avuto modo di fare un salto indietro nel tempo visitando il “Museo multimediale Excelsior. Un aeroporto partigiano tra le colline“, una piccola ma intensa area espositiva multimediale che riporta agli anni 1944 e 1945. Così si può capire come Vesime fu importante nell’ambito dell’intero percorso di liberazione dell’Italia, le installazioni interattive aiutano ad immergersi nella storia in modo coinvolgente, a pensare e a riflettere. Chissà cosa ha potuto rappresentare questa pista di atterraggio degli aerei in un luogo così: mi immagino lo stupore da parte degli abitanti quando videro volare e scendere lungo il torrente Bormida i primi mezzi pilotati dagli Inglesi.
Durante la visita si è proiettati al tempo in cui gli aerei facevano le manovre di atterraggio e decollo appena al di sopra delle case, si possono immaginare i concitati momenti della progettazione, vedere i messaggi scritti con l’inchiostro simpatico e, grazie ad apposita luce, “intercettarli”. L’allestimento è davvero molto coinvolgente ed originale.  Il Museo è gestito dall’Israt, l’Istituto per la Storia della Resistenza e della società contemporanea della provincia di Asti, si può visitare prenotandosi al numero 0141-354835 o scrivendo a info@israt.it . Suggestivo anche il racconto online che si trova sul sito dedicato al Museo, che potete consultare cliccando QUI.

progetto rob-in

E’ incredibile come seguendo Rob-In si possano scoprire pezzi di storia importanti, in luoghi quasi insospettabili: dico quasi, perché chi conosce la storia delle Langhe, del Roero e del Monferrato, può anche non sorprendersi perché consapevole delle lotte partigiane e dei sacrifici di cui furono scenari queste colline, ma immagino che chi non la conosce possa restare stupito di tutto questo, vista la calma, la pace e la tranquillità che si respira da queste parti.
Perché questi ora sono luoghi ideali in cui si possono vivere belle esperienze all’aria aperta, percorrendo i sentieri escursionistici come quelli che suggerisce lo stesso Rob-In (e che potete consultare QUI), luoghi in cui nascono prodotti gustosi e rispettosi dell’ambiente. Siamo nella terra della robiola e di tutte quelle altre bontà che Rob-In ci aiuta a scoprire.

cascina madovito progetto rob-in pantalein robiola

In occasione del convegno di Vesime del “Portami via Festival”, oltre all’immancabile robiola dei produttori del Consorzio del Roccaverano DOP, Rob-In ci ha portato a scoprire (grazie alla collaborazione di LangaMyLove) anche i salumi dell’Agrimacelleria San Desiderio di Monastero Bormida, la torta di nocciole, le meringhe e le stesse nocciole “in natura” di Cascina Madovito di Cossano Belbo, accompagnati dai vini dell’Azienda Agricola Mario Torelli di Bubbio.

progetto rob-in

Questi sono una selezione della grande famiglia di prodotti e aziende che fanno parte del Progetto Rob-In, se volete scoprirli tutti ed acquistarli, vi consiglio di fare un salto in piazza Barbero a Roccaverano, all’Osteria del Bramante, dove il pettirosso Rob-In ha deciso di mettere il suo nido! E non dimenticate di curiosare sul sito rob-in.it

cascina madovito progetto rob-in

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Rob-In è un progetto finanziato dalla Regione Piemonte PSR 2014/2020 sottomisura 16.4.1

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