Affascinata a Cartosio sui sentieri di Rob-In

Rieccomi sulle orme di Rob-In, il pettirosso che ci guida alla scoperta dei prodotti e dei percorsi che ruotano intorno al Roccaverano DOP.
Seguendo Rob-In l’unica cosa a cui dovrete pensare è di provare i percorsi che vi suggerisce il pettirosso! Sarete sicuri di scoprire percorsi suggestivi, che non solo trasmettono emozioni per la loro bellezza, ma raccontano anche le storie di chi qui ci lavora ogni giorno e ama la sua terra.

Chiesa della Madonna del Pallareto

Come il percorso di Cartosio, che si conclude in un minuscolo borgo, frazione Saquana, che neanche ci si immagina possano essercene ancora così! La genuinità e la semplicità esistono davvero ancora!
Io adesso ve lo racconto brevemente con alcuni scatti, ma poi tocca voi andare e provarlo sarà un’esperienza molto particolare.

Cosa fare a Cartosio?

Io vi suggerisco:
  • percorrere il Sentiero delle Chiese Campestri e dei Calanchi
  • fermarvi a respirare la tranquillità della natura incontaminata di questa zona
  • visitare le Aziende agricole Giaminardi e Accusani Nilvana

Dov’è Cartosio?

Cartosio è un piccolo paese in provincia di Alessandria, tra Acqui Terme e il Sassello, nella valle dell’Erro; qui ha sede l’Azienda Agricola Giaminardi, l’azienda di Rob-In produttrice di miele e zafferano. A Cartosio è tracciato il Sentiero delle Chieste Campestri e dei Calanchi, di circa 8,5 km. Rob-In ha scelto di focalizzarsi sui primi tre chilometri di questo sentiero, che da Cartosio porta fino a frazione Saquana per poi tornare indietro.

Il Sentiero delle Chiese Campestri e dei Calanchi di Cartosio

La partenza è da piazza Terracini, dove svetta la torre medievale, a forma quadrata. Una volta qui c’era un castello e alla torre vi si accedeva da un ponte levatoio. Si parte seguendo le frecce gialle della sentieristica: io, preventivamente, avevo scaricato la traccia GPX presente sul sito rob-in.it e l’ho così seguita agevolmente dal mio telefono. Potete scaricarla cliccando qui -> Sentiero di Cartosio.

cartosio

Percorrendo la prima parte pianeggiante, ci si accorge di essere su un pianoro con un paesaggio variegato, tra prati verdi per le recenti piogge e boschi con colori che iniziano a ricordare che siamo in autunno.
Ad un certo punto, un monumento particolare mi colpisce. E’ un’elica spezzata di un velivolo che ricorda un incidente aereo avvenuto proprio qui, in questa piana, il 7 dicembre 1940, nelle fasi iniziali della Seconda Guerra Mondiale. L’aereo, lo “Sparviero”, velivolo Savoia Marchetti SM79, scoppiò nel cielo. Un pannello informativo ricorda gli eventi di quella mattina e le sette vittime, personale militare facente parte della “Commissione Italiana d’Armistizio con la Francia”. Questo monumento fu inaugurato un anno dopo la sciagura. L’elica non è originale, ma rappresenta un’ala spezzata, che trasmette le tragiche emozioni legate a quell’evento drammatico.

Monumento al disastro aereo cartosio

La Madonna del Pallareto

Qualche centinaio di metri più in su, dopo una breve salita, ecco una suggestiva chiesetta, dove troviamo anche Rob-In, con il suo codice QR, se avete bisogno di qualche informazione! Siamo alla Madonna del Pallareto: ho trovato qui un angolo di pace, immerso nel silenzio e nella bellezza della natura.

Chiesa della Madonna del Pallareto

Ora la salita si fa dura e porta nel bosco. Il paesaggio cambia in fretta e l’ultima parte di percorso è completamente diverso dalla prima. Un cambiamento che lascia estasiati, quasi increduli.

cartosio

nei boschi di saquana

L’arrivo a Saquana

Seguendo le frecce gialle o la traccia sul telefono (ho sempre avuto il segnale) ci si ritrova su un brevissimo tratto di asfalto lungo una strada molto stretta, e poi ci si reimmerge nella natura più incontaminata.
Una discesa, poi un’ultima salita, ed ecco spuntare, con le case, l’arrivo di questa parte di sentiero proposto da Rob-In. Il punto finale è la chiesetta di San Bernardo, a Saquana.

nei boschi di saquana

nei boschi di saquana

chiesa san bernardo saquana

Prima di tornare indietro, fatelo un giro per questo piccolissimo borgo. Io sono rimasta senza parole. Come ho scritto all’inizio, è difficile immaginare che ci siano ancora borghi così, semplici, d’altri tempi. Un’anziana del posto è uscita dal cortile, sentendo le nostre voci, e ci ha salutato calorosamente. E’ uno dei ricordi che mi rimarranno più impressi di questa esperienza seguendo Rob-In.

La genuinità di Rob-In

D’altronde Rob-In ci porta a conoscere la genuinità dei prodotti che nascono in queste terre, ma se i prodotti sono genuini è perché ci sono ancora persone genuine!
A Cartosio trovate la genuinità del Roccaverano D.O.P. prodotto dall’Azienda Agricola Accusani Nilvana che da quattro generazioni, in località Pessinelle 2. Immersa nel verde di queste colline da quattro generazioni questa azienda produce formaggi locali, primo fra tutti, appunto, la Robiola di Roccaverano, prodotta esclusivamente con il latte delle loro capre, nutrite da fieno ed erba medica provenienti dai campi della zona.

accusani nilvana

La genuinità – scusate le ripetizioni ma vorrei rimarcare il concetto – è anche quella che si ritrova nell’Azienda Agricola Giaminardi, che a Cartosio si è specializzata in apicoltura e nella coltivazione dello zafferano. A raccontarmi come miele e zafferano si inseriscono in questo paesaggi così naturale è Vilma Poggio, che dedica anima e corpo all’attività dell’azienda di famiglia.

azienda agricola giaminardi rob-in

“E’ in questa valle così selvaggia, tra boschi e prati, che abbiamo portato lo zafferano” spiega Vilma. I campi di zafferano sono sul territorio di Cartosio mentre invece per le api hanno scelto di applicare il metodo del nomadismo. “Le arnie sono dislocate in valle e durante le fioriture più importanti le spostiamo, di notte, per sistemarle in zone vocate alle singole fioriture.” Ecco quindi che da questi boschi nascono mieli prelibati, incontaminati. “Acacia, tiglio, castagno sono i nostri mieli locali mentre per ottenerne uno molto speciale, quello di rododendro, spostiamo le arnie in montagna, nel parco del Marguareis”. 
Giaminardi, miele e zafferano della Valle d’Erro, ha un sito molto ricco di informazioni e foto della loro attività che portano avanti con tanta dedizione e cura. Potete consultarlo cliccando QUI.
E’ anche possibile assistere alle fasi della smielatura in azienda e scoprire le varie attività e i prodotti nel punto vendita di Cartosio, con visita su prenotazione. Vi lascio tutti i contatti
Apicoltura Giaminardi
 info@giaminardi.it
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Via Stradale 8, Cartosio (AL)
333 538 7390

azienda agricola giaminardi rob-in


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Rob-In è un progetto finanziato dalla Regione Piemonte PSR 2014/2020 sottomisura 16.4.1


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