Benessere in gravidanza con l’adeguata attività fisica

Quanto sono lunghi nove mesi? La donna se ne riesce a rendere conto davvero quando scopre di essere incinta. Si inizia a fantasticare quello che sarà e poi, giorno dopo giorno, ci si rende conto di quanto sia lunga la strada. Se poi è anche tortuosa, i nove mesi diventano ancora più lunghi, non solo per la donna ma anche per chi le sta accanto.
Inutile dire che questo rappresenta un momento molto delicato della vita femminile, che va a creare inevitabilmente disequilibri nella vita quotidiana. Ne vogliamo parlare nell’ambito della nostra rubrica, che vede Giornarunner® e Hastafisio, il Centro di Fisioterapia e Medicina sportiva di via Sanguanini di Asti,  insieme a diffondere spunti di riflessione per capire le donne in momenti particolari della vita. Essere consapevoli di quello che accade dentro alla persona che ci sta accanto è fondamentale per capirla e rispettarla, sempre.
Oggi, dunque, parliamo di gravidanza, delle trasformazioni che comporta e di come riuscire a trovare il benessere durante i nove mesi. Anche in questo periodo, come in tutte le fasi della vita, una regolare attività fisica ha dei benefici.

Cosa è bene sapere. Deve essere condotta una valutazione clinica approfondita da parte dell’operatore prima di consigliare attività fisica per assicurarsi che non ci sia una ragione clinica che sconsigli l’esercizio.
Appurato questo, l’attività fisica in gravidanza è associata a rischi minimi ed è stato dimostrato il notevole beneficio che ne deriva nella maggior parte delle donne, sebbene debbano essere fatte alcune modifiche alla tipologia di esercizio normalmente praticato. Le atlete possono continuare ad essere attive ma adottando alcuni accorgimenti doverosi in questo speciale periodo di vita.
Sono certamente necessarie ulteriori ricerche scientifiche per studiare gli effetti dell’esercizio in gravidanza, anche con le sue diverse e possibili complicanze, per avere informazioni più precise sul comportamento più appropriato da adottare e sul tipo di esercizio ottimale in termini di tipo, frequenza e intensità ma ci sono alcune tipologie di attività fisica studiate che si sono dimostrate sicure e benefiche come Cammino, Cyclette, Esercizio aerobico, Danza, Esercizi di resistenza (usando pesi o bende elastiche), Stretching, Idrochinesiterapia/ aerobica in acqua.

I benefici dell’esercizio in gravidanza sono numerosi; oltre a mantenere una buona condizione fisica anche grazie al controllo del peso, si sono misurati importanti benefici sul diabete gestazionale, sul controllo del dolore lombare, sul rischio di dover ricorrere ad un cesareo e sul recupero nel post-parto sia sotto l’aspetto fisico che psichico. Anche in gravidanza dunque, il movimento è utile per la prevenzione della depressione.
Inoltre, alcuni studi hanno indagato su cosa succede al feto durante l’esercizio e sembra che ci sia un aumento del battito cardiaco (+ 10-30 battiti al minuto) oltre che ad un effetto sul peso alla nascita. Sembra infatti che le donne che continuano a fare attività fisica nel terzo trimestre partoriscano bimbi di 200-400 grammi in meno rispetto a chi non fa nulla.

La gravidanza porta a cambiamenti anatomici e fisiologici che dovrebbero essere presi in considerazione quando si prescrive l’esercizio. I cambiamenti più significativi sono l’aumento di peso e uno spostamento del baricentro che porta ad una progressiva lordosi lombare. Questi cambiamenti hanno come conseguenza un aumento dello stress esercitato sulla colonna vertebrale e per questa ragione più del 60% delle donne soffre di mal di schiena. Il rinforzo della parete addominale e dei muscoli della schiena può minimizzare questo rischio.
Si va incontro anche a cambiamenti a carico del sistema vascolare, con l’aumento del volume di sangue, della frequenza e della gittata cardiaca, e del sistema respiratorio (fino a +50% della ventilazione al minuto). Questi cambiamenti, necessari per sostenere sia donna che feto, sono da conoscere e da tenere in considerazione per proporre l’esercizio più appropriato.
Personalmente ho avuto una gravidanza un po’ complicata, durante la quale ho potuto abbinare un po’ di attività fisica al mio stato solo dal quarto al sesto mese e non è stato facile. Ho prediletto l’attività aerobica in acqua, finché sono riuscita a muovermi, ma poi il minimo sforzo fisico mi creava contrazioni precoci ed ho dovuto smettere.
quando ero incinta
Dal mio personale album dei ricordi…
Fortunatamente al riposo forzato è seguito un rapidissimo recupero dopo il parto, per ritrovarmi molto rapidamente dopo la trasformazione. Ritrovarsi fisicamente è un passo molto importante nel processo di cambiamento che comporta la nascita di un figlio!
Fonte approfondimento scientifico a cura di Glenda Santinoli, staff Hastafisio:
AMERICAN COLLEGE OF OBSTETRICIANS AND GYNECOLOGISTS, et al. Physical activity and exercise during pregnancy and the postpartum period: ACOG Committee Opinion Summary, Number 804. Obstet Gynecol, 2020, 135.4: 991-3.
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